Il primo impegno di Acimit una volta chiuso ITMA sarà una missione in Iran, che per anni è stato uno dei principali mercati di riferimento per l’industria italiana delle macchine tessili. Le sanzioni internazionali hanno di fatto bloccato il flusso esportativo di macchinari tessili diretti verso il Paese ma il recente accordo sulla questione nucleare si auspica possa aprire la strada al rilancio competitivo dell’industria tessile locale dopo che per anni è stato ritardato il processo di ammodernamento necessario all’industria locale per continuare ad essere competitivi nel contesto internazionale. L’accordo, raggiunto a luglio sulla questione nucleare iraniana tra i Paesi del gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia, Germania) ed il governo di Teheran, apre spiragli per una ripresa degli investimenti in tecnologia tessile da parte dell’Iran.
Proprio per cogliere queste nuove opportunità Acimit parteciperà dal 28 al 30 novembre alla missione di sistema in Iran, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero degli Affari Esteri Italiani e organizzata dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. “I costruttori italiani di macchine tessili vantano rapporti consolidati con le aziende tessili iraniane. Nel 2014 il flusso importativo di macchine tessili nel Paese è ripreso, seppure non con la medesima intensità precedente all’entrata in vigore delle sanzioni internazionali”, commenta Raffaella Carabelli, presidente di Acimit.
Nel 2004 l’Iran era addirittura l’ottavo mercato per l’export italiano del settore. Dopo anni di completa stasi nel 2014 le esportazioni dirette verso l’Iran sono tornate a crescere passando dai 5 dell’anno precedente ai 14 milioni di euro. “Nel frattempo – precisa Carabelli – le quote di mercato di Cina e Turchia sono aumentate a scapito di quei Paesi, come l’Italia, che si sono attenuti alle regole dettate dalla comunità internazionale. E’ tempo di tornare ad investire energie sul mercato iraniano per recuperare il tempo perduto, iniziando dalla missione imprenditoriale di fine novembre”.
Nella foto la riunione Italia-Iran in occasione dell’incoming di operatori iraniani in Italia a settembre.






