Un piano formativo personalizzato e disegnato su misura di studente e azienda, e una percezione della filiera sempre più ampia, con una visione intensa e ricca. Questi i capisaldi dell’Alternanza Potenziata, una forma di Alternanza Scuola – Lavoro, nata dalla collaborazione tra l’ISIS – Setificio Paolo Carcano di Como e il Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como. L’associazione, impegnata in un percorso, ormai pluriennale, di promozione dell’attività di alternanza, anche in questo caso si presenta come ponte tra le istanze delle proprie imprese associate e le esigenze degli istituti del territorio comasco.
Si tratta di una versione integrata della classica Alternanza di 400 ore. Il progetto pilota – che ha visto coinvolti tutti gli indirizzi del Setificio – è rivolto a una ventina di studenti del quarto anno, selezionati in parte per merito e, in parte, in base all’interesse verso l’inserimento professionale, e consente una maggiore consapevolezza e crescita all’interno dell’esperienza aziendale.
“La differenza con alternanza “classica” – ha spiegato Roberto Peverelli, dirigente scolastico del Setificio – non riguarda tanto la quantità di ore, ma il tipo di esperienza che i ragazzi svolgono. È stata offerta loro la possibilità di incontrare più contesti aziendali, con un’esperienza diretta di differenti comparti produttivi. Potremmo definirla un’esperienza di filiera. L’altro elemento differenziante è stata la particolare cura nel tracciare il piano formativo personalizzato. Per questi studenti è stato studiato un percorso individuale molto specifico, che nasce dal rapporto molto stretto tra il tutor aziendale e quello scolastico, e che tiene conto del profilo dello studente e quello dell’azienda”.
“Noi abbiamo ospitato due studenti – racconta Andrea Taborelli, presidente del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como – e la valutazione del percorso è molto positiva. Loro hanno una visione d’insieme di tutto il settore, dal filo al tessuto finito. E le aziende hanno la possibilità di conoscere meglio i ragazzi, formarli e valutare per un’eventuale futura assunzione in azienda. I nostri hanno espresso la volontà di fermarsi anche il prossimo anno”.
E la percezione degli insegnanti del Setificio è che gli studenti che hanno deciso di entrare nel mondo, senza proseguire il percorso universitario, abbiano già tutti un’occupazione.