Atelier di moda: foulard a tiratura limitata da ragazzi diversamente abili

E’ stata presentata ieri sera all’Istituto Europeo di Design (IED) la prima produzione di ‘Calimala – Atelier del Tessuto’, con sede a Prato, nata grazie ad una campagna di crowdfunding, che ha permesso di raccogliere 27.000 euro in poco più di un mese. La campagna è stata promossa da Fondazione CR Firenze e da Siamosolidali, è stata ideata da Social Crowdfunders con la collaborazione di Impact Hub Firenze ed è stata realizzata dalla cooperativa sociale Kepos Onlus, da Fondazione Claudio Ciai e dal Museo del Tessuto di Prato.

“Desidero ringraziare la Fondazione CR Firenze – sostiene la presidente di Kepos Onlus, Tamara Michelini – per averci offerto la possibilità di formarci e per aver sostenuto la campagna di crowdfunding, con la quale abbiamo intrapreso un viaggio, che, per noi, non è ancora finito. Abbiamo tagliato il primo nastro raggiungendo due traguardi importanti, quello economico e quello culturale. Con il primo abbiamo gettato le basi per costruire fisicamente l’atelier, mentre con il secondo siamo riusciti a dimostrare che le persone con disabilità, esattamente come tutti noi, sono in grado di creare e di farlo straordinariamente”.

Soddisfatto anche l’altro partner del progetto “Sono molto orgoglioso dell’ottimo risultato raggiunto dalla campagna di crowdfunding – argomenta il presidente della Fondazione Claudio Ciai, Francesco Ciai – ‘Calimala’ è un progetto che la Fondazione Claudio Ciai è lieta di supportare, rappresentando una struttura permanente di riferimento, un laboratorio artistico itinerante e ripetibile in altre realtà del territorio, da cui ogni disabile può trarre beneficio, vedendo stimolata la propria capacità comunicativa ed espressiva”.

I foulard sono realizzati in micromodal (fibra sintetica, varietà del rayon, simile a seta) e raso di poliestere sono prodotti a tiratura limitata dall’azienda pratese Manifattura Tex 90 su disegno dei giovani con disabilità. Al momento sono stati prodotti dai quadri disegnati dai giovani disabili cinque tipi diversi di foulard (‘Il mare dalla collina’, ‘ Ora immagina’, ‘Jam session’, ‘Il tutto’ – nella foto – e ‘Sicilia, colori e profumi’), dalle misure minime di 70×70 fino a 140×200 cm, con una tiratura di 50 pezzi ciascuno e un costo al pubblico variabile fra i 45 e i 100 euro. Gli elaborati sono acquistabili direttamente alla sede della cooperativa sociale Kepos Onlus (Via Don Giuseppe Arcangeli, 2, Prato), alla Fondazione Claudio Ciai (Via Forese Donati, 27, Firenze) e alla Fondazione Museo del Tessuto di Prato (Via Puccetti, 3, Prato). “I foulard prodotti sulla base delle opere collettive realizzate dai ragazzi di Kepos – spiega il Direttore del Museo del Tessuto di Prato, Filippo Guarini – sono semplicemente bellissimi. Ma la bellezza  è solo una delle loro straordinarie qualità. Indossare una di quelle opere d’arte in tessuto della linea ‘Calimala’ significa abbracciare (e farsi abbracciare) dai grandi valori, che hanno ispirato ciascuno di quei capi unici”.

Il laboratorio Calimala è nato nella sede della cooperativa sociale Kepos Onlus e ogni giorno vi svolgono attività creative 11 giovani di età compresa fra i 18 e i 40 anni di ambo i sessi, residenti tra Prato e Pistoia, affetti da disabilità congenite o causate da incidenti e facenti parte della cooperativa.

Grazie alla campagna di crowdfunding, sono stati raccolti, in 40 giorni, 12.500 euro, che sono stati poi raddoppiati dalla Fondazione CR Firenze. Ulteriori 2.000 euro sono stati raccolti all’indomani del raggiungimento dell’obiettivo economico prefissato. Questa formula di atelier può essere ripetibile anche in altro luogo, creando dei laboratori all’interno dei quali i giovani posso realizzare opere d’arte uniche, seguendo la propria ispirazione.

La solidarietà è stata sempre al centro delle politiche della Fondazione – afferma il responsabile dei Settori Volontariato Filantropia Beneficenza, Ricerca Scientifica e Tecnologica, Protezione e Qualità Ambientale della Fondazione CR Firenze, Ugo Bargagli Stoffi – e, per questo, abbiamo sostenuto con convinzione il progetto di Calimala, che ha dato un risvolto originale e creativo alla vicinanza nei confronti delle persone con disabilità. La nostra fiducia nel progetto è stata tale da spingerci ad andare al di là dell’impegno che ci eravamo presi, gratificando lo sforzo dei nostri collaboratori e l’idealità dell’iniziativa”.

Calimala rappresenta un modello di innovazione interessante – dichiara la project manager di Impact Hub Firenze, Alessandra Zagli – per tutto il Terzo Settore. A partire da un valore generato all’interno di un’organizzazione (i dipinti dei ragazzi della Kepos), il progetto mira a costruire un modello di sostenibilità economica per portare quei dipinti sul mercato, sotto forma di foulard (ma nel futuro anche di altri tessuti), innescando un circolo virtuoso in grado di far crescere l’organizzazione stessa, i partner che le si affiancano, e di lanciare un messaggio culturale molto forte”.

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