La fiera di Francoforte

Boom di visitatori a Francoforte, il settore è ok

I numeri che arrivano da Francoforte dopo la conclusione di Techtextil e Texprocess confermano il buono stato di salute del tessile tecnico.

I circa 38.000 visitatori da 102 Paesi e i 1.700 espositori da 53 nazioni segnano un incremento delle percentuali rispetto all’ultima edizione, con i presenti in fiera che salgono addirittura del 29%.

Le nazioni che hanno registrato il maggior numero di visitatori sono state Germania, Italia, Francia, Turchia e Paesi Bassi, mentre gli espositori più importanti sono stati rappresentati da Germania, Italia, Cina, Francia e Turchia. Paesi come Egitto, Cina, Indonesia, Kosovo, Lussemburgo, Moldavia e Tailandia hanno invece contribuito all’espansione degli espositori.

Importante anche il contributo dell’Italia in termini di qualità, in primis, e di quantità. Il tricolore è stato un elemento di collegamento tra i vari padiglioni di Messe Frankfurt, con molte aziende raggruppate nelle aree comuni organizzate da Acimit e SMI ed altrettante che invece hanno scelto stand autonomi.

Tra queste Filidea Technical Yarns, che ha Techtextil ha portato i frutti della propria ricerca e delle collaborazioni avviate con altri player del settore. Così mentre si lavora a Protex F e SI, i filati modacrilici in fase avanzata di sperimentazione in vista del loro ingresso sul mercato, previsto per il 2025, allo stand si parla, tra l’altro, di riciclo degli indumenti a fine vita per produrre filati flame retardant, per il quale Filidea collabora con la giapponese Kaneka Corporation.

Partnership con Lenzing invece per il progetto Glacier, che Filidea condivide con il Gruppo Marchi & Fildi: la collaborazione internazionale parte dalla volontà di preservare i ghiacciai dallo scioglimento attraverso geotessili realizzati con fibre cellulosiche che non rilasciano microplastiche.

“Abbiamo raccolto molto interesse per la nostra sostenibilità – dice il responsabile marketing Luca De Gasperin – ed abbiamo avuto un’agenda fitta di appuntamenti, senza particolari distinguo geografici tra i clienti. L’area dei tessuti per indumenti protettivi e da lavoro è sicuramente una di quelle che attirano più attenzione, ma anche i filati da cucitura sono assai richiesti. In ogni caso c’è una crescita a turno dei vari settori e, coprendo praticamente tutta la richiesta, siamo in grado di compensare eventuali cali”.

Poco distante lo stand di Sitip, che nel settore del tessile per l’industria ha un pilastro fondamentale del proprio business. Il mostra la gamma di tessuti indemagliabili che spaziano dalle chiusure meccaniche ai tessuti abrasivi, dai tessuti per il settore medicale e ortopedico a quelli per calzature e caschi.

“La partecipazione a Techtextil – spiega Silvana Pezzoli, vice presidente e direttore commerciale di Sitip – è per noi un’opportunità strategica per portare avanti la nostra filosofia aziendale volta all’innovazione continua, alla produzione responsabile e all’eccellenza. Mostrare ad un pubblico internazionale il nostro impegno nel settore tessile industriale è fondamentale per condividere la nostra visione e consolidare la nostra posizione nel settore”.

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