Una voce unica, forte e chiara che arrivi diretta alle orecchie dei candidati a sindaco di Prato per le elezioni del prossimo 26 maggio. E’ la scelta fatta da Rete Imprese Prato a un mese e mezzo dalla tornata elettorale: Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Cna hanno redatto un documento con le richieste principali rivolte ai candidati, di qualsiasi schieramento.
La voce di circa 15mila imprese arriverà quindi a stretto giro di posta sui tavoli della politica pratese. “L’elemento principale che emerge – ha detto Mauro Lassi, presidente di Confesercenti Prato e presidente di turno di Rete Imprese – è il fatto che ci rivolgiamo al futuro sindaco di Prato con un’unica voce a nome delle 15mila imprese che tutti insieme rappresentiamo. Le attività stanno vivendo un momento di stagnazione, il mercato non sta andando al meglio. Chiediamo al nuovo sindaco di rimettere la piccola impresa al centro della sua attenzione e delle sue politiche locali”.
Il documento è diviso in alcune macro aree, ognuna delle quali ha vari punti da sviluppare: “Uno fondamentale – ha detto la presidente di Cna Toscana Centro, Elena Calabria – è il tema delle infrastrutture dal quale inevitabilmente passa la capacità competitiva del territorio. A livello materiale riteniamo sia indispensabile negoziare con i gestori dell’Alta Velocità ferroviaria nuovi collegamenti verso Milano e Roma e migliorare il trasporto pubblico collegandolo in maniera integrata al sistema dei trasporti d’Area Metropolitana, Regionale e Nazionale con maggiori investimenti sui trasporti pubblici per raggiungere gli aeroporti di Firenze e Pisa con collegamenti più frequenti. Altro punto prioritario sono le infrastrutture immateriali: occorre proseguire sulla sperimentazione del 5G puntando a far diventare Prato una smart city, della quale ha tutte le caratteristiche”.
Sul piano più strettamente legato al distretto tessile vengono sottolineate la crisi del settore produttivo trainante, la presenza di importanti comunità straniere, il fenomeno dell’abusivismo, le difficoltà delle imprese a sopravvivere, la perdita di posti di lavoro: rispetto a 5 anni fa la situazione economica del Distretto è leggermente migliorata ma non ha dato quei segnali di ripresa auspicati, ed è sempre molto difficile riuscire a fare impresa. “Serve una svolta e un forte impegno istitituzionale” dicono da Rete Imprese. Per farlo “è essenziale procedere ad una semplificazione dell’intera macchina comunale per facilitare le imprese nello svolgimento e nella gestione delle proprie attività. Per questo RTI ritiene non più prorogabile la digitalizzazione di tutte le P.A. e delle Aziende controllate e l’armonizzazione tra i vari Comuni delle procedure amministrative e di gestione telematica delle pratiche”.
Nella foto, da sinistra, Luca Giusti, Elena Calabria, Mauro Lassi e Tommaso Gei.