Un po’ di Biella a Firenze grazie al controllo della famiglia Germanetti su Chiara Boni La Petite Robe. La famiglia di imprenditori tessili biellesi Germanetti, tramite una delle sue società, ha rilevato il 48% delle quote della stilista Chiara Boni e il 2% delle quote di Boris Collardi, assumendo così il controllo totale della griffe di abbigliamento femminile prêt-à-porter. L’amministratore delegato del brand, l’imprenditore biellese Maurizio Germanetti, era entrato in azienda nel 2009 assumendo già una partecipazione del 40%, adesso è stato confermato a guidare il marchio La Petite Robe.
In questo modo la famiglia Germanetti ha rilevato la totalità delle quote di Chiara Boni and Sons, l’azienda della stilista alla quale fa capo il marchio Chiara Boni La Petite Robe, nella quale aveva una partecipazione fin dal 2005 e che dal 2009 controllava per il 50%. Alla stilista era rimasto il 48%, mentre il 2% apparteneva al banchiere svizzero Boris Collardi, proprio le quote oggetto dell’ultima acquisizione.
Chiara Boni, la stilista fiorentina ha lanciato il suo marchio nel 2007: aveva esordito proprio a Firenze nel 1971 con la sua prima boutique e firmando la linea “You Tarzan me Jane”. Nel 1985, con il sostegno del Gruppo Finanziario Tessile, fonda l’azienda che porta il suo nome. Nel 2009, l’ingresso nel capitale di Maurizio Germanetti, che ha finanziato l’ampliamento dell’offerta merceologica, puntando soprattutto sugli accessori, e lo sviluppo internazionale del marchio. Lo scorso settembre è stato inaugurato un corner nel department store Attica Citylink nel centro di Atene. Ultimo riconoscimento per Chiara Boni la recente nomina a Cavaliere del Lavoro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo scorso 2 giugno.