Nettezza urbana

Cna Toscana Centro si ribella ai rincari sulla Tari

In un periodo di già acuta crisi dovuta ai rincari di gas ed energia elettrica per le aziende pratesi è arrivata anche la preoccupazione per l’aumento della Tari.

“Imprese e cittadini non possono continuare a pagare la mancanza di efficienza della politica. Questi rincari sono insostenibili” ha tuonato il presidente di Cna Toscana Centro Claudio Bettazzi portando le imprese e le pmi sul piede di guerra.

un aumento assurdo che arriva fino all’8,6%

“Ci troviamo di fronte l’ennesimo e inaccettabile gioco al rialzo territoriale – continua Bettazzi – senza assunzioni di responsabilità, al quale assistiamo ormai da anni e che va ad incidere pesantemente sulla competitività delle imprese. Gli aumenti, frutto del via libera dell’Ato di 65 amministrazioni parlano di un aumento assurdo che arriva fino all’8,6%, contro il +6,6% dell’anno scorso, ed è certo che non si vedrà un’inversione di tendenza fino a che la Regione non si deciderà a mettere in atto un piano serio per la realizzazione di nuovi impianti di smaltimento rifiuti, che attendiamo da anni. Per le imprese, ma anche per i cittadini, questo è inaccettabile e altrettanto devastante è il rimpallo di responsabilità a cui assistiamo tra Ato, Regione e Comuni”.

Cna da anni contesta alle amministrazioni pubbliche rappresentate in Alia gli aumenti applicati sulle tariffe Tari: per l’associazione, nonostante le “toppe di alcuni comuni con delibere mirate a contenere gli aumenti”, il problema resta la mancanza degli impianti sul territorio.

“Una cosa è ormai chiara – conclude il presidente – sulla Tari è urgente passare all’applicazione della tariffa puntuale su tutti i territori, e non a livello sperimentale, e bisogna rivedere questa politica di gestione attraverso un patto tra Imprese, Regione, Comuni e Ato per avviare un confronto tecnico continuo e costruttivo che consenta di recuperare quei margini di efficienza e risparmio che ci sono ma non vengono sfruttati, a discapiti dell’intero sistema economico”.

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