Congiuntura

Como paga un tributo pesante alla pandemia

Como si appresta a trascorrere un agosto all’insegna dei numeri non confortanti che arrivano dall’Osservatorio Congiunturale delle sedi di Confindustria di Como e di Lecco-Sondrio.

Gli indicatori di domanda, attività produttiva e fatturato mostrano diminuzioni in media del 21% rispetto al 2019 sia sul versante tendenziale, che risulta più penalizzato, sia sul fronte congiunturale. La decelerazione in confronto ai livelli del periodo luglio-dicembre 2018 è del 17,9%.

Peggiore di tutti è la produzione (-24,5%) ed anche per questo le aspettative per la seconda parte dell’anno non sono rosee. Quasi un terzo (il 29,4%) del fatturato realizzato nel primo semestre 2020 dalle imprese di Como dipende dall’estero, il principale mercato è l’Europa Occidentale. Solo l’1,2% (ed è un bene visti i tempi) riguarda il mercato USA.

Non si registrano, per i primi sei mesi del 2020, particolari criticità legate al rapporto tra le aziende comasche e gli istituti di credito, ed anche per il livello occupazionale, con tutti i ricorsi agli ammortizzatori possibili, non ci sono cali di rilievo.

“È un tributo pesante quello che la nostra economia sta pagando alla pandemia – commenta Aram Manoukian, presidente di Confindustria Como – ed i dati confermano ciò che era molto più di una sensazione. Il lockdown, doveroso da un punto di vista sanitario, ha avuto, sotto il profilo economico, effetti analoghi a quelli di un evento bellico ma, ancora, non si vede il momento della ricostruzione. È indispensabile reagire con la medesima coesione che ci ha visto divenire un vero e proprio esempio in ambito mondiale. Dobbiamo sostenere gli investimenti privati e pubblici, i consumi interni, stimolare la domanda estera attraverso creatività e innovazione. Per rimettere in moto il sistema economico è indispensabile generare fiducia ad ogni livello. Dal Governo all’impresa, dal sistema bancario alle famiglie, per arrivare alle singole persone, la fiducia è il carburante sociale necessario affinché le cose possano accadere”.

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