Confindustria Moda, la Federazione che rappresenta l’intera filiera del Tessile, Abbigliamento e Moda, ha avuto il 1 luglio un’audizione presso la 9ª Commissione del Senato nell’ambito dell’esame del disegno di legge n. 1484, relativo alla Legge annuale sulle PMI.
Nel corso dell’audizione, il Direttore Generale di Confindustria Moda, Gianfranco Di Natale, ha sottolineato l’elevata rappresentatività della Federazione, che associa non solo i grandi brand del settore, ma anche le principali aziende tessili della filiera produttiva. Il sistema rappresentato da Confindustria Moda, infatti, conta su un fatturato complessivo di 60 miliardi di euro, di cui il 70% destinato all’export, con 390.000 addetti e circa 40.000 imprese. Si tratta del secondo sistema manifatturiero del Paese (dopo la meccanica), autentico emblema del “bello e ben fatto” italiano, composto da una significativa presenza di piccole e medie imprese, soprattutto nella sua parte a monte e nella produzione tessile, come ha sottolineato il Direttore Generale facendo presente l’interesse verso il disegno di legge n. 1484 sulle PMI.
In particolare, Di Natale ha posto l’attenzione sull’articolo 2 del provvedimento, dedicato alle Misure Finanziarie per l’aggregazione e il sostegno al settore moda, esprimendo apprezzamento per lo stanziamento di 100 milioni di euro a favore dei processi di aggregazione nel comparto. Ha inoltre valutato positivamente il limite minimo di 3 milioni di euro previsto per la realizzazione dei programmi di sviluppo, considerandolo utile a evitare un’eccessiva frammentazione dei progetti.
In chiusura, Di Natale ha annunciato che Confindustria Moda, insieme ad altre organizzazioni del Sistema Moda e alle parti sindacali, sta elaborando un Piano Strategico di settore che punta a delineare una politica industriale di medio-lungo termine. Il Piano sarà presentato a breve al Governo e ai Ministeri competenti. “Per un settore strategico come quello della Moda – ha concluso Di Natale – non sono più sufficienti soluzioni emergenziali come avvenuto in passato: occorre una visione di prospettiva ed un piano industriale a medio e lungo termine”.