Il Centro Studi di Confindustria Toscana Nord Lucca Pistoia Prato ha elaborato i risultati della rilevazione congiunturale relativa al terzo trimestre del 2017, presentando i dati a consuntivo per il periodo luglio-settembre e le previsioni per il periodo ottobre-dicembre. L’indagine è realizzata con un campione statistico di imprese manifatturiere di 10 o più addetti, associate e non associate.
Nel 3° trimestre 2017 la produzione industriale dell’area Lucca-Pistoia-Prato ha registrato una leggera variazione positiva (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2016, in miglioramento rispetto al risultato tendenziale del 2° trimestre che aveva registrata una variazione nulla. A livello settoriale, nel terzo trimestre 2017 le industrie alimentari dell’area hanno registrato una variazione tendenziale della produzione del -1,1%. I settori della moda hanno mantenuto invece gli stessi livelli produttivi del 2016 (-0,2%); il dato aggregato incorpora la contrazione del settore abbigliamento e maglieria (-4,8%, in linea con il risultato nazionale a -4,7%, il miglioramento del +0,8% di cuoio e calzature e la stabilizzazione delle industrie tessili (+0,1%). Aumenta tendenzialmente la produzione nel trimestre del +1,8% (Italia +0,7%) nella carta e cartotecnica, mentre risultano peggiori rispetto al dato medio dell’area le variazioni del settore chimica e plastica (-1,5%).
Dal punto di vista dimensionale sembra in fase di riduzione la forbice a favore delle aziende di maggiori dimensioni; nel terzo trimestre le imprese con 50 addetti e più hanno messo a segno, in aggregato, una variazione della produzione del +0,8%; quelle più piccole (tra 10 e 49 addetti) hanno avuto un leggero aumento della produzione (+0,4%) dopo 5 trimestri consecutivi di segno meno.
Guardando al settore moda/tessile/abbigliamento, negativa nel terzo trimestre 2017 la variazione della produzione per il settore aggregato della moda lucchese (-4,3%), a causa delle performances non brillanti del tessile-abbigliamento, mentre il settore calzaturiero ha messo a segno un aumento della produzione del +0,8%,. Le previsioni per le produzioni della moda nell’ultima parte dell’anno non sono positive ma in miglioramento rispetto ai trimestri scorsi, mentre nel settore calzaturiero prevalgono le attese di stabilità.
Nell’area di Pistoia, le industrie del cuoio e delle calzature registrano un aumento del +4,1% della produzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In leggera ripresa tendenziale la produzione del settore tessile che chiude il terzo trimestre a +0,8%, Contrazione per abbigliamento e maglieria, con una variazione del -5,4%, attribuibile principalmente a minori ordinativi sul mercato interno, in particolare per i maglifici.
Guardando invece a Prato nella sua interezza, la produzione industriale nel terzo trimestre 2017 è rimasta sostanzialmente invariata rispetto ai livelli dello stesso trimestre 2016 (+0,1%). Nel distretto tessile i livelli produttivi si sono stabilizzati al +0,1%. Il dato complessivo del tessile incorpora un miglioramento nella produzione dei filati, che chiudono a -0,9% (il 2° trimestre aveva subito una diminuzione tendenziale del -6,6%, il primo del -11,6%), un andamento comunque migliore rispetto alla tendenza media della produzione di filati nazionale (-5%). Le aspettative di produzione per i filati del distretto si mantengono in campo negativo anche per il 4° trimestre. Nel dato complessivo del tessile pratese troviamo anche il progresso dei tessuti (per abbigliamento, tecnici, per arredo e speciali), che hanno registrato nel 3° trimestre una variazione del +1,4%. Le lavorazioni tessili conto terzi si sono attestate al -1,1% di produzione rispetto allo stesso trimestre del 2016.
Prosegue la fase di contrazione del settore abbigliamento e maglieria, con una produzione inferiore del -4,7% rispetto al terzo trimestre del 2016, da attribuire per la maggior parte a un andamento insoddisfacente delle vendite di capi e accessori in maglia. Anche nelle confezioni si registra una minore vivacità sul mercato interno. Le attese espresse dagli operatori per il 4° trimestre non introducono margini di cambiamento (è a zero il saldo ottimisti-pessimisti).
Si attenua nel terzo trimestre 2017 il trend molto positivo della produzione metalmeccanica pratese, espressa anche dai produttori di macchine per l’industria tessile: +0,9% dopo una media del +7,9 nel primo semestre 2017 rispetto al 2016: le attese per l’ultimo periodo del 2017 sono buone. Positivo l’andamento dei rimanenti settori manifatturieri (+2,4%).
“Il dato congiunturale di Prato, all’insegna della stabilità, risente di vari fattori – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Tempestini – in positivo, del progressivo arrestarsi della caduta dei filati da maglieria, che soffrono ancora gli effetti di tendenze negative della moda, ma che comunque hanno prestazioni migliori rispetto al recente passato e al dato nazionale del settore. Sempre in positivo, anche se in minor misura rispetto agli eccellenti trimestri precedenti, il meccanotessile. In negativo, si registra soprattutto il consistente segno meno della maglieria stessa, per la quale valgono le stesse considerazioni fatte per i filati, assieme all’abbigliamento. Non buono infine il dato delle lavorazioni tessili conto terzi: il -1,1% che si registra evidenzia le difficoltà del settore e la necessità di tenere alto il confronto, la collaborazione e la progettualità tra tutti gli attori e componenti della filiera tessile”.