Miglioramento progressivo della produzione industriale nell’area Lucca-Pistoia-Prato nel corso del 2017: il 4° trimestre si è chiuso con una variazione del +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2016, contribuendo a una chiusura dell’anno che porta il segno più, per quanto con valori molto modesti (+0,4%). è quest0 l’incoraggiante risultato dell’indagine congiunturale svolta dal Centro Studi di Confindustria Toscana Nord nelle province di Lucca, Pistoia e Prato sulle imprese manifatturiere con più di 9 addetti.
A livello settoriale, nei settori della moda (tessile, abbigliamento, cuoio-calzature) il 4° trimestre 2017 è stato in progresso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,0%) con un contributo positivo del settore tessile (+2,1%), e ancora negativo per abbigliamento e maglieria (-1,6%). Il settore cuoio e calzature è diminuito del -2,7%, limitando il risultato annuale al +0,2%. Le industrie alimentari hanno registrato nel 4° trimestre una variazione della produzione del -1,0%, chiudendo il 2017 in linea con il 2016 (-0,3%). La carta e cartotecnica nel 2017 consolida la produzione 2016 (+0,5%), registrando un peggioramento nel 4° trimestre (-1,2%). Balzo del settore chimica e plastica che mette a segno un +10,1% nel 4° trimestre correggendo gli effetti della battuta di arresto del 3° per chiudere il 2017 a quota +3,2% rispetto al 2016. Non soddisfacente invece l’andamento delle lavorazioni di minerali non metalliferi (-0,2% nel 4° trimestre), che concludono l’anno con una diminuzione del -1,6% rispetto al 2016. La metalmeccanica (macro-settore eterogeneo composto dai settori della metallurgia, prodotti in metallo, macchine, elettromeccanica, mezzi di trasporto) prosegue la crescita e aumenta nel 4° trimestre 2017 del +4,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il settore del mobile ritorna negativo con -1,3% nel 4° trimestre e chiude il 2017 con una contrazione della produzione del -2%.
“Il bilancio del 2017 è sostanzialmente invariato rispetto a un anno positivo quale è stato quello precedente, ma quel che più conta è la progressione nel corso dei trimestri: dopo una partenza in sordina, il 2017 ha avuto un andamento costantemente in crescita – ha commentato il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi – I dati congiunturali emersi dal lavoro del nostro Centro studi ci incoraggiano a continuare a scommettere con convinzione e ottimismo sulle nostre aziende. Le imprese lavorano con determinazione e con buon successo per salvaguardare e potenziare la propria competitività: occorre che il quadro normativo e le condizioni di contesto sostengano i nostri sforzi e non li penalizzino come troppo spesso accade. E’ questo il messaggio uscito dalle Assise di Confindustria, a cui ha partecipato anche la nostra associazione, ed è questo che stiamo dicendo ai rappresentanti delle forze politiche che abbiamo incontrato lunedì a Lucca e che incontreremo oggi a Prato e domani a Pistoia”.
Guardando in particolare al distretto pratese, la produzione industriale nel quarto trimestre 2017 è cresciuta del +2,1% rispetto ai livelli dello stesso trimestre 2016, risultato positivo che porta a un pareggio della produzione 2017 su quella del 2016 (-0,1%). Il dato complessivo del tessile incorpora un aumento nella produzione dei filati: +8,2%, soprattutto grazie al mercato interno, che recuperano parzialmente le contrazioni dei mesi precedenti e chiudono l’anno a -2,7% sul 2016, in linea con l’andamento nazionale (-2,3%). Le aspettative di produzione per l’inizio 2018 si mantengono ancora molto prudenti. La produzione dei tessuti (per abbigliamento, tecnici, per arredo e speciali), ha registrato nel 4° trimestre una variazione tendenziale del +4,3% (media nazionale +3,1%), e il settore chiude il 2017 a quota +1,5% rispetto al 2016, con buone aspettative per il 1° trimestre 2018. Il comparto conto terzi tessile ha registrato una diminuzione delle lavorazioni del -2,5% rispetto allo stesso trimestre del 2016. Le attese degli operatori per le lavorazioni nel 1° trimestre tornano prudentemente con il segno più.
A livello provinciale, prosegue sottotono l’andamento della produzione nel settore abbigliamento e maglieria che mette a segno un -1,2% rispetto al 4° trimestre del 2016 (Italia -11,4%). L’anno 2017 per le confezioni pratesi chiude con una diminuzione del -3,9% rispetto al 2016, a fronte del -5,8% dell’Italia. Le previsioni degli operatori per il 1° trimestre 2018 sono tornate leggermente positive. La produzione metalmeccanica pratese (espressa anche dai produttori di macchine per l’industria tessile) nel 4° trimestre registra un aumento della produzione del +2,7%; dopo una media del +7,9% nel primo semestre, nella seconda parte dell’anno la produzione ha rallentato (+1,8% il secondo semestre 2017 rispetto al 2016) chiudendo il 2017 con un aumento del +4,8% (+2,5% il dato nazionale). Le attese degli operatori della meccanica per il primo trimestre 2018 sono però tiepide.
“Il dato saliente che emerge è la buona prestazione dei tessuti – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Tempestini – con effetti particolarmente rilevanti dato il suo peso nell’ambito del tessile locale. Un segnale incoraggiante, questo, che viene nel periodo dell’anno successivo alle fiere e quindi denso di attività commerciale: porta i suoi frutti la tenacia con cui i lanifici pratesi hanno continuato a investire e innovare anche in anni tutt’altro che positivi. Bene anche i filati, che rialzano la testa dopo un periodo piuttosto sofferto, e il meccanotessile, anche se la seconda parte dell’anno ha avuto prestazioni meno brillanti della prima; per abbigliamento e maglieria continua invece una fase caratterizzata dal segno meno, che fa seguito però a un lungo periodo di espansione anche a due cifre. Ancora delicata la situazione del conto terzi tessile, per il quale continua un segno meno che merita approfondimenti. Secondo molti operatori conto terzi si aprono spiragli positivi, ma è evidente che la filiera tessile debba rimanere in cima alle priorità sia della nostra associazione sia della politica e delle amministrazioni”.