Grossi: fare presto e introdurre ulteriori strumenti
Il lavoro è ripreso a ritmo sostenuto già da alcuni giorni ma questo ovviamente non basta a risolvere le criticità finanziarie nate con l’emergenza Covid-19.
Le misure previste dal decreto liquidità dell’8 aprile devono ancora concretizzarsi e quindi Confindustria Toscana Nord sollecita le tempistiche: “Non si può perdere più tempo – osserva il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi (nella foto) – e occorre rimuovere la burocrazia inutile ed eliminare lungaggini dovute anche al fatto che le banche stanno lavorando a ranghi ridotti. Bisogna immettere liquidità nelle casse delle imprese quando queste ne hanno bisogno e non settimane dopo. Come associazione stiamo fornendo alle imprese le istruzioni necessarie perché possano intercettare queste risorse. Rispetto alle loro concorrenti internazionali le aziende italiane sono penalizzate: i finanziamenti sopra i 25.000 euro sono coperti da garanzia pubblica gratuita per il 90% e non per la totalità come avviene in altri paesi, salvo coprire l’ulteriore 10% con il ricorso ai Confidi innalzando il livello di complessità e con ulteriori costi”.
L’auspicio è vedere introdotti finanziamenti a fondo perduto
Grossi poi critica anche la durata dell’indebitamento: “Sei anni con un preammortamento massimo di due – spiega – è troppo poco, lo avevamo detto già quando circolavano le bozze del decreto. In ogni caso si parla sempre di credito, non di sostegni di altra natura. I finanziamenti a fondo perduto per fronteggiare l’emergenza Covid-19 in Italia non sono ancora stati previsti. L’auspicio è che nei provvedimenti di normativi di prossima emanazione vengano introdotti anche strumenti di questo tipo, con un’adeguata dotazione di risorse”.