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CTN tra preoccupazioni e aspettative

L’assemblea di Confindustria Toscana Nord, in videoconferenza e in ritardo rispetto all’abituale svolgimento primaverile, è stata all’insegna della prudenza. All’ordine del giorno gli adempimenti statutari annuali per fare il punto sull’andamento dell’associazione ma anche per ribadirne obiettivi e progetti.

“Confindustria Toscana Nord – commenta il presidente Giulio Grossi – è diversa dalle aziende che la compongono ma condivide con queste la necessità di operare conservando sempre un equilibrio di bilancio. L’associazione si è impegnata a contenere quanto più possibile i costi e a salvaguardare la propria capacità di attrazione di entrate. Nei mesi più duri del lockdown Confindustria Toscana Nord è stata un punto di riferimento quanto e più che in altri momenti, sia dal punto di vista politico che sul fronte dell’assistenza e consulenza alle aziende”.

Grossi ha ricordato il pressing politico di CTN per ottenere l’introduzione del principio di filiera come criterio di individuazione dell’’essenzialità di un’azienda, i tre giorni di posticipo del lockdown e la riapertura di alcuni settori legata alla deperibilità delle materie prime trattate. Oltre all’impegno affinché le misure di sicurezza siano sostenibili da parte delle aziende, per espletare le pratiche di cassa integrazione e per favorire l’afflusso di liquidità verso le imprese.

“Ora – ha sottolineato Grossi – servono azioni forti e coraggiose da parte delle istituzioni pubbliche. Su due capitoli si misurerà la capacità e la voglia di dare una reale sterzata nella direzione della modernità, dell’efficienza, di un’attenzione concreta all’economia, ovvero il programma del nuovo governo della Regione Toscana e i piani per il recovery fund”.

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