Cuoio di Toscana: un Ri-Nascimento dopo 40 anni

Sono 40 anni che il consorzio Cuoio di Toscana promuove i valori dell’eccellenza e della sostenibilità e per celebrare questo traguardo ha organizzato un esclusivo evento al Four Seasons di Firenze con un claim decisamente significativo: Ri-nascimento, a sottolineare che questi 40 anni di leadership nella produzione di cuoio da suola, emblema del Made in Italy nel mondo, altro non sono che un punto di partenza.

“Possiamo dire che i traguardi raggiunti sono anche i nuovi obiettivi che ci poniamo – commenta il presidente del Consorzio Antonio Quirici – ovvero economia circolare e sostenibilità, che quando siamo partiti erano idee assolutamente rivoluzionarie, mentre oggi sono diventate una necessità condivisa da tutto il comparto moda. Restiamo saldi nella scelta di realizzare un cuoio eccellente utilizzando i materiali di scarto dell’industria alimentare con delle lavorazioni assolutamente sostenibili, certamente però in questi 40 anni è cambiato il consumatore, che se da una parte è diventato più consapevole, dall’altra è meno disposto a pagare di più per un prodotto che dura nel tempo: l’estetica e le tendenze mutevoli della moda prevalgono e diminuiscono i consumatori pronti a far durare una scarpa per molte stagioni. A questo si aggiungano le incertezze siociali che fanno tremare l’economia: non è un momento facile, ma restiamo fedeli ai nostri valori”.

La serata del 18 giugno ha riunito ospiti provenienti dai mondi dell’alta moda, dell’artigianato di lusso e delle istituzioni. Protagonista dell’evento, la limited edition in collaborazione con Diego Dolcini: una reinterpretazione in chiave maschile della classica Opanka in versione mocassino nelle tonalità naturali che caratterizzano l’eccellenza del cuoio toscano. “Sono particolarmente orgoglioso di questa collaborazione con Cuoio di Toscana – ha dichiarato Diego Dolcini durante l’evento – Dopo aver creato nel 1995 la prima versione speciale della suola Opanka con tacco a spillo, tornare a lavorare su questo iconico modello rappresenta per me un cerchio che si chiude”.

Tra tante dichiarazioni di sostenibilità, è stato importante l’approfondimento scientifico presentato da Gustavo Adrian Defeo, direttore scientifico di CTC Ars Tinctoria, sul valore ambientale del cuoio come biomateriale d’eccellenza e modello virtuoso di economia circolare. “Quando si parla di materiali sostenibili, il cuoio è la soluzione originaria – ha commentato Gustavo Adrian Defeo – Non solo deriva da un sottoprodotto dell’industria alimentare, ma viene lavorato con tannini estratti da piante rinnovabili attraverso pratiche sostenibili di gestione delle foreste. La sua biodegradabilità ne fa un modello di ecodesign, capace di contribuire attivamente alla riduzione della CO2″.
Il consorzio riunisce le principali concerie del comprensorio del Cuoio toscano e rappresenta oltre il 95% della produzione nazionale e circa l’80% di quella europea. Le aziende che fanno parte del brand sono tutte in provincia di Pisa tra Santa Croce sull’Arno e San Miniato.

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