Trasformare scarti di pomodoro, residui di olio d’oliva e polpa di legno in costumi da bagno e abbigliamento per bambini: il progetto europeo Polymers-5B mostra che è un obiettivo possibile, grazie alla bioeconomia.
Con un finanziamento da 5,6 milioni di euro da parte della Cbe Ju, il progetto ha sviluppato nuovi polimeri bio-based biodegradabili, capaci di sostituire materiali fossili ad alto impatto ambientale. I materiali sono stati realizzati utilizzando chimica verde, biocatalisi e intelligenza artificiale, partendo da biomasse di scarto.
I filati prodotti sono già stati testati in collaborazione con Bobo Choses per la creazione di prototipi di costumi da bagno e abbigliamento per bambini. I materiali risultano biodegradabili, performanti e pronti per l’industria.
Il progetto, presentato nella serie “Ecosystex Insights Series”, è guidato da un consorzio europeo che include NSBProject, l’Università di Lisbona, Eurecat, Next Technology Tecnotessile, e altri partner. I processi brevettati permettono di ridurre l’uso di solventi tossici e l’impatto energetico, nel pieno rispetto dei principi “Safe and Sustainable by Design”.
Le aziende italiane del settore hanno l’opportunità di partecipare a questa transizione, candidandosi ai prossimi bandi europei in scadenza a settembre 2025 come partner industriali in progetti collaborativi. Con il supporto di innovation broker come NSBProject, è possibile accedere a risorse, e contributi a fondo perduto per portare sul mercato soluzioni tessili bio-based e circolari.
Foto di Steve Johnson