Daidoh si presenta a Pontetorto con stile

Ci sono gesti che possono farti capire se una persona è seria e affidabile, comportamenti che vanno al di là dell’eleganza formale e di etichetta. Così vedere un milionario giapponese come Shin Okawa, presidente di Daidoh Limited, che detiene il 65% di Pontetorto, togliere delicatamente con le mani le briciole di una tartina cadute sul tavolo del sindaco di Montemurlo dopo un brindisi di benvenuto ai nuovi soci di maggioranza dell’azienda tessile spiega tante cose di una cultura e di un carattere che soli i giapponesi possono vantare.

Sorrisi, strette di mano e scambi di doni hanno fatto da cornice al primo incontro tra i vertici di Daidoh e l’amministrazione di Montemurlo, all’indomani della cena con oltre cento dipendenti nella mensa dell’azienda in compagnia di Enrico, Luigi ed Elena Banci, che resteranno nel consiglio di amministrazione col nuovo presidente Taka Saito. Okawa, rivolgendosi ai dipendenti, ha sottolineato come Pontetorto deve continuare a operare in piena libertà ed autonomia per mantenere gli stessi profitti e lo stesso fatturato. “Ho chiesto al presidente Enrico Banci e all’ad Luigi – ha detto Okawa – di continuare per il momento a occuparsi della gestione della società”.

daidoh300Ma “per il momento” potrebbe significare “non per sempre” visto che Okawa ha confermato, davanti al sindaco Mauro Lorenzini (nella foto a fianco con Okawa), di voler acquisire il 100% dell’azienda; cosa che comunque non influirà su lavoro e occupazione: “Hanno firmato un contratto di affitto di dieci anni più dieci – conferma Enrico Banci – ed è insolito perché al massimo si fanno di dodici anni. Il nostro è un accordo commerciali che al momento non avrà riflessi sulla creatività e sui prodotti. Le nostre collezioni rimarranno uguali sia per la parte sportiva col pile che per il fashion. La nostra produzione è più per donna, quella di Daidoh per uomo, classica e quindi non è escluso che in futuro le sinergie portino un po’ della fantasia e della creatività italiane nella loro produzione”.

Con questo accordo Daidoh entra nel mercato europeo dopo la presenza su quello asiatico e statunitense, Pontetorto si affaccia su quello dell’Asia e in Cina, dove Daidoh ha gli stabilimenti, in particolare.

“Per il nostro tessile è un salto di qualità – ha detto il sindaco Lorenzini – perchè la presenza di simili multinazionali ci porta nel cuore degli altri mercati. L’importante è che il nostro sapere e la nostra tradizione restino sul territorio, in modo da farci considerare ancora attrattivi per i mercati stranieri”.

Nella foto grande, in prima fila da sinistra, Enrico Banci, Mauro Lorenzini, Taka Saito, Shin Okawa, Enrico ed Elena Banci

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