L’attesa per l’edizione italiana di Denim Première Vision ha girato la boa dei 30 giorni. Il 28 e 29 maggio infatti al Superstudio Più di Milano via alla kermesse itinerante del salone, che viene dal successo di dicembre a Londra.
In mostra le tendenze moda dell’autunno inverno 20/21 e le innovazioni eco-responsabili per materiali, tecniche e tecnologie. Attesi 93 espositori leader dell’industria mondiale del denim creativo, con una crescita del 27% (rispetto ai 73 espositori presenti nel maggio 2018). E l’edizione milanese rappresenterà anche l’occasione per Première Vision di lanciare l’integrazione dei tessitori che espongono a Denim Première Vision all’interno del Marketplace Première Vision, inaugurato nel settembre 2018 a PV Paris.
In programma il A20W21 Laboratory, un’esperienza di moda responsabile e digitale, realizzata in collaborazione con il designer italiano Kristian Guerra, co-fondatore del brand e della piattaforma creativa, Ice Surface Temperature. Poi il 29 un ciclo di sei conferenze dedicate al denim eco-responsabile, ‘The shape of things to come”, una serie di laboratori sartoriali di Alessio Berto per scoprire i segreti del perfetto modello di jeans e l’integrazione con la città, ovvero Denim PV District: per una settimana, dal 27 maggio al 2 giugno, una ventina di marchi e boutique milanesi partner offriranno sconti, presentando il badge del salone.
Gli espositori, alcuni dei quali segnano il loro ritorno dopo alcune stagioni di assenza, nove i debuttanti. Rappresentate 16 nazioni (Italia, Germania, Spagna, Francia, Turchia, Giappone, Hong Kong, Cina, India, Tailandia, Pakistan, Bangladesh, Brasile, Marocco, Tunisia e Mauritius).