Curare il proprio guardaroba e curare le proprie relazioni: una sfida che è stata lanciata proprio in occasione di Pitti Uomo e quale occasione migliore che la manifestazione che detta le regole per il look maschile della prossima stagione?
Pretesto per questo dibattito la presentazione del libro di Mario Dell’Oglio, “Il gentiluomo senza cappello”, un saggio che arriva al cuore del dibattito sul futuro dell’eleganza.
Alla base di ogni scelta di look è capire quale immagine di noi vogliamo mostrare agli altri e questo richiede attenzione e profonda conoscenza di sé, se si vuole che non sia il guardaroba a prendere l’iniziativa al nostro posto.
In questo libro non si troveranno consigli, ma un vero e proprio metodo da acquisire per migliorare con divertimento l’immagine profonda di noi. Mario Dell’Oglio è “tra quei pochi che possono dispensare consigli di stile e suggerire ad ogni ‘gentiluomo’ quale tessuto, nuance, taglio si addica all’occasione a cui si sta apprestando a partecipare” scrive Enzo Miccio, uno dei massimi esperti in fatto di moda, nella sua prefazione al libro “Il gentiluomo senza cappello”.
“Da soli, in relax, dove il livello di informalità può essere massimo, c’è la prova di quello che siamo. Se stiamo bene avremo un tocco di ricercatezza anche in questa circostanza”.
Mario Dell’Oglio è proprietario a Palermo di tre boutique di moda, una delle quali esiste in città dal 1890. Ha preso in mano la gestione dell’azienda di famiglia dopo la laurea in Economia e Commercio e una breve parentesi nella ricerca e nella consulenza aziendale. Vive tra Palermo e Milano, dove dal luglio del 2014 è alla guida della Camera Italiana Buyer Moda – The Best Shop.






