E’ una delle prime esperienze di questo genere a Prato: i premi di risultato saranno erogati sotto forma di beni o servizi, una modalità che consente di massimizzare i benefici per i dipendenti che non subiscono tassazioni sugli importi.
“Siamo soddisfatti, crediamo sia un buon accordo – commenta Asterio Magheri, presidente e amministratore delegato di Effedue – Per noi è una novità assoluta, un esperimento che condurremo per tre anni e che, se convincerà sia la proprietà che i lavoratori, potrà essere riproposto anche in seguito”.
Effedue e la rappresentanza sindacale unitaria hanno siglato ieri un accordo di 2° livello, assistite rispettivamente da Confindustria Toscana Nord e da Fiom-Cgil, dopo un percorso abbastanza lungo. Il risultato è l’istituzione di un premio di risultato correlato alla produttività oraria, alla redditività e all’efficienza ed erogabile anche come beni, prestazioni e servizi welfare. E’ questa una possibilità espressamente prevista dalle norme vigenti e dal contratto collettivo nazionale della metalmeccanica, sottoscritto a fine 2016, proprio per diffondere la cultura del rinnovamento istituendo, tra l’altro, il welfare contrattuale.
L’erogazione dei premi in welfare può avvenire in varie modalità, anche semplicemente con dei buoni acquisto; nel caso di Effedue si è però cercata una soluzione più evoluta, mediante una piattaforma messa a disposizione dall’azienda e in grado di offrire un’ampia gamma di beni e servizi resi particolarmente convenienti da convenzioni a loro volta favorite dall’ampiezza del numero di utenti. Si tratta ad esempio di rimborsi per l’acquisto di libri scolastici, prestazioni sanitarie, cura della persona, corsi di formazione, assistenza domiciliare ad anziani e ammalati, rette degli asili, attività sportive, viaggi.
“Per un’impresa come la nostra il ricorso a una piattaforma on line ci è sembrata la soluzione migliore – aggiunge Magheri – E’ assicurata un’ampia possibilità di scelta fra offerte che si avvantaggiano molto della massa rilevante di persone che vi accedono. Con i grandi numeri è possibile per queste piattaforme negoziare con i fornitori condizioni particolarmente favorevoli che, associate al fatto che l’ammontare del premio non è soggetto a tassazione e rimane tale e quale, danno soddisfazione ai dipendenti. Ma anche a noi datori di lavoro fa piacere che un collaboratore che si è meritato un premio possa goderne fino in fondo, senza decurtazioni e ottimizzandone il potere di acquisto. Sceglieremo la piattaforma nei prossimi mesi così da arrivare pronti al 2019, primo anno in cui, sulla base dei risultati del 2018, speriamo si diano le condizioni per erogare il premio.”
Effedue srl è nata nel dicembre 2004 a seguito della fusione di tre aziende; opera nella produzione di macchine per il finissaggio tessile, nella lavorazione della lamiera e nella produzione di carpenteria metallica in ferro e inox. Ha 40 dipendenti e fattura 6 milioni di euro, in gran parte per il mercato interno.
Il ricorso al welfare aziendale non è una novità per le grandi aziende, ma per le piccole e medie è occorso un lungo lavoro di adeguamento normativo: “Abbiamo seguito con attenzione gli interventi sulle normative che hanno visto in prima linea proprio la nostra associazione, Confindustria Toscana Nord – conclude Magheri – Siamo certi che sarà un’esperienza interessante per tutti noi”.