Sta per diventare obbligatoria l’etichettatura di origine sui prodotti. Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione nella quale un passaggio è chiaro: “Fornire informazioni pertinenti sui prodotti destinati alla vendita al dettaglio, in particolare l’indicazione del paese di origine, fondamentale per tutelare i consumatori e rafforzare la lotta alla contraffazione”.
Si tratta di un passo avanti importante verso il riconoscimento del made in dei vari Paesi e di un solco finalmente deciso tra le posizioni dell’Italia e di altri paesi manifatturieri e quelle del Nord Europa.
“Adesso il made in è davvero molto vicino – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – In questi anni, insieme al sistema camerale, ci siamo impegnati per quella che secondo noi è una battaglia di civiltà: permettere ai consumatori di conoscere l’origine di quello che acquistano, rendendoli liberi di fare le proprie valutazioni”.
Nella risoluzione approvata c’è anche un passaggio particolarmente interessante per il distretto pratese. La Camera di Commercio di Prato aveva partecipato a diverse iniziative per permettere il riconoscimento dell’indicazioni geografica anche per prodotti non agricoli: l’idea era quella di avere un “Cardato Docg”, un marchio che lo rendesse unico e riconoscibile. La risoluzione apre anche a questa possibilità, sottolineando la necessità di “introdurre un sistema europeo unico di protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti non agricoli nell’UE”.
“Adesso – aggiunge Giusti – dovremo impegnarci per seguire da vicino gli sviluppi di queste due risoluzioni, dando il nostro contributo affinchè la legislazione che verrà approvata sia in linea con le esigenze delle imprese La manifattura è un valore importante per la crescita dei territori, finalmente anche l’Europa se ne sta accorgendo. Finalmente le aziende del distretto potranno vedersi riconosciuto il proprio valore presso i consumatori, l’etichettatura corretta e trasparente è l’unica strada per raggiungere questo obiettivo”.