Le associazioni di categoria hanno firma un’intesa con la Farnesina per l’internazionalizzazione della moda durante la presentazione delle Giornate della Moda Italiana nel mondo.
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha inaugurato il progetto, un innovativo format di promozione integrata nell’ambito della diplomazia della crescita. All’evento di presentazione è intervenuto anche il presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini: “La politica industriale definita negli interventi del ministro al Tavolo della Moda – commenta – sommata alla politica di espansione, il tutto coadiuvato dalla presenza delle associazioni maggiormente rappresentative nel campo della moda e di organismi di rilievo come Ice e Sace, possono generare quel terreno fertile su cui impiantare lo sviluppo delle imprese e del mercato. Il nostro obiettivo è costruire un format che non si limiti a mostrare la bellezza dei nostri prodotti, ma che racconti il valore del sistema produttivo, espressione di saperi, competenze e tradizioni uniche al mondo. Di fondamentale importanza è poi declinare la politica industriale a misura di microimpresa”.
A firmare il protocollo per Cna Federmoda è stato il presidente nazionale Marco Landi, che ha evidenziato il valore aggiunto del made in Italy basato sulla qualità delle produzioni e quanto lo stile di vita italiano goda apprezzamento nel mondo. Si è soffermato, quindi, sul problema della contraffazione, “frutto della globalizzazione sfrenata e di un mondo senza confini commerciali” auspicando una lotta, oltre che con i mezzi tradizionali, “a livello culturale, educando i consumatori e soprattutto i giovani al bello, alla qualità, al rispetto delle regole, di cui beneficiamo tutti”.
E’ stato quindi siglato un protocollo d’intesa con il quale la Farnesina mira a coordinare una più sistematica e coerente promozione del settore moda sui mercati internazionali, tramite la rete diplomatico-consolare, gli istituti di cultura e la rete dell’agenzia Ice. Il protocollo prevede anche la collaborazione con la Guardia di Finanza, per sviluppare progetti di formazione all’estero mirati alla prevenzione e alla lotta alla contraffazione.