Ecco i finalisti del Green Carpet Fashion Awards

Durante la settimana della Haute Couture di Parigi, Carlo Capasa e Livia Firth, assieme ad una giuria di personalità del mondo della moda, hanno selezionato i cinque finalisti del CNMI Green Carpet Talent Competition, una sezione del Green Carpet Fashion Awards.

Questo evento segna l’inizio di questa celebrazione unica al mondo che vedrà la sua realizzazione il prossimo 24 settembre al Teatro alla Scala durante la Milano Fashion Week, quando il mondo della moda si unirà per celebrare l’artigianato, la tradizione e i valori della sostenibilità che rendono unico il Made in Italy.

Durante la cerimonia, uno dei cinque designer emergenti riceverà il premio “Franca Sozzani GCC Emerging Designer of the Year” ricevendo l’opportunità di presentare la propria collezione durante l’edizione di Febbraio 2017 della Milano Fashion Week.

Value Retail, l’unica azienda specializzata esclusivamente nello sviluppo e nella gestione di destinazioni di shopping outlet di lusso, ha inoltre offerto un programma di mentorship di un anno per consentire ai cinque finalisti di sviluppare e commercializzare al meglio i propri brand. Value Retail fornirà consigli esperti su diverse aree, dalla vendita al dettaglio all’approvvigionamento, dalla distribuzione al marketing fino alle strategie globali per promuovere il business a livello internazionale.

I cinque finalisti avranno inoltre l’opportunità di presentare le proprie creazioni presso The Creative Spot, una boutique pop up multi-brand nel Fidenza Village.

Di fronte alla giuria, ogni designer ha presentato un look unico rispettando i principi del Green Carpet Challenge (GCC) e esaltando l’innovazione e l’artigianato italiano.

Tra i punti di forza di tale creatività, devono essere segnalati l’abito realizzato con pelle creata da scarti di mele, lo zaino creato con reti da pesca riciclate, il completo classico creato con coloranti naturali derivati da fiori selvatici sardi, l’abito con paillettes create da CD e conchiglie italiane.

“Durante il Judging day abbiamo visto un gruppo di talentuosi designer emergenti che hanno unito innovazione e incredibili prodotti italiani – ha affermato Livia Firth, Fondatrice e Direttore Creativo di Eco-Age – Questo mostra che il Made In Italy si sta muovendo in una direzione sostenibile. Con una tale energia e un tale impegno il passaggio alla moda sostenibile sarà rapido”.

Carlo Capasa, Presidente di CNMI ha detto: “Il CNMI Green Carpet Talent Competition è un bellissimo e unico momento che rappresenta la prima parte dei Green Carpet Fashion Awards. Questo progetto include un importante aspetto educativo: la sostenibilità deve diventare una delle caratteristiche del futuro della moda. Abiti e accessori devono non solo essere meravigliosi e ben fatti, ma anche sostenibili. L’obiettivo finale è un’autentica rivoluzione culturale fatta dai millennials per i millennials. È stato stimolante vedere 10 giovani designers sfidarsi in una competizione sostenibile”.

I giudici hanno valutato i 10 GCC looks e annunceranno i 5 finalisti a inizio Settembre. 

Il percorso nel segno della sostenibilità non è una novità per la Camera della Moda: ha avuto inizio nel 2012 con la pubblicazione “Manifesto della sostenibilità per la moda Italiana” che riassume in 10 punti il percorso per una moda responsabile e sostenibile, ed è proseguito con la pubblicazione del documento “Linee Guida sui requisiti eco-tossicologici per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori” nel febbraio del 2016, realizzato grazie alla colla-borazione con Sistema Moda Italia, Altagamma, Federchimica, Associazione Tessile e Salute e Unic. Attualmente il Tavolo di Lavoro per la Sostenibilità sta lavorando alle linee guida sull’utilizzo delle sostanze chimiche nei processi di produzione e sono già da tempo allo studio altri temi fondamentali come l’approvvigionamento delle materie prime, il controllo della catena di fornitura anche tramite la condivisione degli audit e la responsabilità sociale e ambientale. A breve, inoltre, si prevede la pubblicazione di nuove linee guida per un retail più sostenibile in termini di progettazione bioclimatica e prestazioni archi tettoniche. L’obiettivo è espletare questa roadmap entro il 2020, conseguendo una piena implementazione del “Manifesto della sostenibilità per la moda italiana”.

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