Due anni veloci, uno lento: l’economia toscana deve registrare una frenata dopo il 2021 e 2022 post Covid. Lo dice il rapporto Irpet: stretta monetaria per combattere l’inflazione, tensioni geopolitiche e debolezza del commercio mondiale tra i motivi della decrescita.
Il Pil regionale supera dello 0,7% quello del 2022 e sono aumentati gli investimenti (1%), così come i consumi (+1,4%) ma i primi hanno risentito negativamente del depotenziamento degli incentivi fiscali e del più alto costo del credito per le imprese, pur beneficiando delle attività collegate ai progetti del Pnrr.
Nel 2023 la Toscana ha visto crescere sia le esportazioni (+2,1%) che le importazioni (+2,9%), ma la produzione industriale è calata del 3,4%. A livello di export numeri col segno meno per quasi tutti i comparti del settore moda: calzature (-22%), maglieria (-13%), filati e tessuti (-12%), cuoio e pelletteria (-9%)e abbigliamento (-7%).
Riguardo alle previsioni per il biennio 2024-25, la crescita del pil toscano dovrebbe essere del +0,8% per entrambi gli anni, in linea con l’andamento nazionale (+0,7% e +1%).