Ecco gli ultimi ingegneri tessili di Biella

Il Politecnico chiude il biennio magistrale di ingegneria tessile di Biella: quest’anno accademico intitolerà gli ultimi ingegneri tessili. Il motivo è presto detto: insufficienza di iscritti e numeri che non garantiscono la copertura dei costi. Eppure sulla carta il percorso di studi era appetibile per la peculiarità e l’esclusività, ma forse la crisi del settore ha fatto tentennare gli studenti, che hanno intrapreso altre strade, noncuranti del fatto che il distretto biellese continua ad avere bisogno di queste figure.

La storia di questo corso è stata abbastanza controversa: risale al 1988 il primo corso universitario triennale di settore denominato Scuola Diretta a Fini Speciali in Tecnologie Tessili, poi ci sono stati i Diplomi Universitari, seguiti dalla Laurea in Ingegneria Tessile, declinata nel 2007 nell’unico corso italiano erogato completamente in inglese, ovvero la triennale in Textile Engineering, con sede a Città Studi, attiva fino al 2011, quando l’allora rettore Francesco Profumo chiuse tutte le sedi periferiche del Politecnico, tra cui anche il corso di Ingegneria Tessile a Città Studi. E non è una sconfitta solo biellese, dato che nel frattempo anche a Bergamo una omologa laurea magistrale ha chiuso i battenti, sempre per mancanza di iscritti.

Attualmente resta il corso di Ingegneria meccanica con indirizzo tessile organizzato a Città Studi che vede primo e secondo anno a Biella. Su questo percorso si sta investendo per poter attivare a breve anche il terzo anno a Biella.

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