Il consiglio direttivo di Astri ha scritto a Textile Exchange per chiedere la revisione del regolamento della certificazione GRS per chiedere che le esigenze di Prato vengano tenute in considerazione.
Le richieste dell’associazione per il tessile riciclato italiano riguardano un sistema di gestione della certificazione più snello, ma anche un regolamento che tenga in considerazione le procedure di lavoro interne al distretto e la grande varietà di materiali con provenienze diverse che vengono riciclati a Prato.
Textile Exchange gestisce il GRS, Global Recycling Standard e nel distretto di Prato sono circa 500 le aziende che l’hanno ottenuta: non solo i lanifici, ma anche tante lavorazioni intermedie. La certificazione richiede infatti di tracciare ogni step della lavorazione del riciclato, dalla materia prima alla produzione del tessuto.
Il regolamento della certificazione, invece, è studiato per grandi aziende che possono avere sede anche in Paesi che hanno una normativa meno garantista per quello che riguarda i diritti dei lavoratori o la normativa ambientale. Questo, secondo Astri, crea un inutile appesantimento per il rilascio e la gestione della certificazione, che per le aziende è un costo aggiuntivo importante.
La lettera si chiude con un invito ai responsabili di Textile Exchange ad andare a Prato per conoscere meglio il funzionamento della filiera.






