La sesta edizione dell’International Apparel and Textile Fair di Dubai ha portato al World Trade Centre della capitale dell’emirato anche alcune aziende italiane di abbigliamento. Tra gli oltre cento espositori, con produttori di tessuti e importanti studi di design di stampa, anche un po’ di tricolore accanto agli stand di turchi, cinesi, spagnoli, indiani e britannici.
La fiera offre ai produttori e ai loro agenti la possibilità di mostrare i prodotti agli acquirenti più influenti nel settore della moda degli Emirati Arabi Uniti, sia come tessuti che come capi finiti. Quasi tremila (2980) i buyers arrivati principalmente da tutti gli Emirati Arabi Uniti e dal Medio Oriente (Oman, Arabia Saudita, Libano, Kuwait e Qatar) ma anche da tutta l’Asia, i paesi africani, l’Europa, gli Stati Uniti e l’Australia.
Con questa fiera gli Emirati Arabi Uniti confermano la crescita nel settore abbigliamento e tessile, che negli ultimi anni ha visto un notevole incremento delle vendite al dettaglio. Gli Emirati sono anche l’undicesimo più grande importatore di abbigliamento al mondo con 4 miliardi di dollari in valore di importazione. Accanto a Londra, Dubai è la seconda città che ha la percentuale più alta (55%) di rivenditori internazionali.
“Siamo orgogliosi – dice il direttore del salone Dilip Nihalani – di portare continuamente e introdurre produttori di primo piano da tutto il mondo non solo qui a Dubai o negli Emirati Arabi Uniti ma in tutta l’area circostante”.
Nella foto: l’apertura del salone con Butti Saeed Al Ghandi, Second Vice-Chairman del Dubai World Trade Centre (secondo da sinistra) con Dilip Nihalani (terzo da sinistra).