Anche Como, Lecco e Sondrio pagano dazio al rallentamento di fine 2023, sia pure senza scossoni per l’assetto industriale del territorio.
L’Osservatorio Congiunturale dei Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Como ha registrato nella seconda metà del 2023 una decelerazione di domanda, produzione e fatturato. Nel confronto con il periodo gennaio-giugno i tre indicatori si attestano in media al -5,4%, mentre sul semestre luglio-dicembre 2022, risulta mediamente pari al -3,9%.
Le aziende tessili hanno impiegato solo il 64,6% dei macchinari, mentre l’export si conferma un punto di forza, col 33,8% del fatturato realizzato all’estero. Il principale mercato di riferimento è l’Europa (19,8%) e in particolare i Paesi occidentali (16,5%). Ulteriori aree di interesse sono gli Stati Uniti (4,1%), l’Est Europa (3,3%), l’Asia Occidentale (1,9%) e l’America Centro-Meridionale (1,8%).
Le aziende aderenti all’osservatorio hanno anche mostrato un allentamento delle pressioni negative sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime: il 23,8% del campione ha segnalato un’estensione dei tempi di consegna.
Fra gli indicatori esaminati, quello associato al fatturato registra le diminuzioni più contenute: -2,8% in confronto alla seconda parte del 2022.