Il Marini Industrie Prize è al giro di boa

L’annuncio della vincitrice è il giro di boa per la prima edizione di “Art is coming – Marini Industrie Prize”, percorso ideato in occasione dell’80esimo anno di attività dell’industria tessile, avviato lo scorso luglio al Mudec con il lancio dell’iniziativa e che si concluderà fra sei mesi con la presentazione di un’opera site specific nella sede dell’azienda.

La vincitrice è Fabiola Porchi e la proclamazione è avvenuta ieri in occasione di un piacevole desinare ‘in ditta’ tra ‘familiari e amici’, come è stata descritta proprio dalla famiglia Marini, che ha voluto nuovamente sottolineare lo stretto legame tra impresa, arte, territorio e maestranze. Così, in una piacevole domenica di ottobre che ha preceduto i nuvoloni di oggi, negli spazi dell’azienda di via Prato a Montemurlo, collaboratori, famiglie, istituzioni e amici si sono ritrovati per celebrare un traguardo importante.

L’impegno dell’azienda, fondata nel 1945 da Mario Marini e Enzo Cecconi, resta quello di continuare a lavorare al fianco dei più importanti brand della moda, intrecciando tradizione manifatturiera e sperimentazione in un dialogo continuo con stilisti, designer e creativi, partendo dall’archivio aziendale, composto da oltre 50.000 pezzi che raccontano la storia della moda dagli anni ‘40 a oggi.

L’impegno di Fabiola Porchi, invece, è quello di rappresentare al meglio il tema scelto per questa prima edizione del concorso biennale che continuerà a promuovere il dialogo tra arte contemporanea e cultura d’impresa. Il tema scelto per questa prima edizione, “Chi ci tiene davvero?”, ha invitato a riflettere sul valore dei legami invisibili che tengono unite le persone, le comunità e le imprese: un filo simbolico che attraversa generazioni e racconta la forza di ciò che resiste nel tempo grazie alla cura e alla passione.

Un comitato scientifico composto da Cinzia Compalati, storica dell’arte, curatrice e direttore del sistema museale di Carrara, Stefania Gori, critica d’arte e presidente della Fondazione Gori – Fattoria di Celle, e Filippo Guarini, direttore del Museo del Tessuto di Prato, ha supportato la famiglia Marini nel processo di selezione, individuando una rosa di artisti emergenti. Tra questi è stata scelta Fabiola Porchi, una giovane artista bergamasca, classe 1991, laureata con lode in Pittura e Linguaggi Visivi presso l’Accademia Aldo Galli – IED Network di Como. La giuria ha riconosciuto nella sua ricerca “un linguaggio, già ben riconoscibile, rafforzato dal suo ricorrente impegno su temi cari all’azienda come l’etica e la responsabilità”. Questa vittoria è un punto di partenza: Fabiola infatti realizzerà un’opera site specific destinata alla sede dell’azienda.

“Questo anniversario non è solo una tappa, ma un momento per dire grazie a chi ha camminato con noi fin dagli anni difficili del dopoguerra, quando tutto doveva essere ricostruito, e a chi ogni giorno continua a condividere il nostro percorso. A chi lavora con noi, dentro e fuori l’azienda, e alle famiglie che da generazioni sostengono questo impegno collettivo – dichiarano Riccardo e Roberto Marini – Il nostro augurio è che chi verrà dopo di noi possa celebrare altri ottant’anni di storia con la stessa passione e lo stesso orgoglio”. Il pensiero va alla terza generazione, costituita da Francesco e Jessica Marini.

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