Intertextile Apparel ha mandato l’estate asiatica in archivio con un’edizione che, ancora una volta, ha superato quota 100.000 visitatori.
Al NECC di Shanghai, per vedere le collezioni A/I 2026-27 di oltre 3.700 espositori, sono arrivati buyers e addetti ai lavori da 123 paesi e regioni. “Ora più che mai, è fondamentale che i principali attori del settore tengano sotto controllo le tendenze emergenti, scoprano nuove innovazioni, rafforzino le partnership e trovino nuovi mercati”, ha affermato Wilmet Shea, direttore generale di Messe Frankfurt Hong Kong facendo un primo bilancio dell’evento.
In Cina le esportazioni complessive verso gli Stati Uniti sono diminuite nella prima metà dell’anno, mentre il commercio con l’ASEAN è in crescita del 13%, quello con l’Europa del 6,9% e quello con l’Africa è arrivato a un +21,4%. In fiera anche 150 rappresentanti di otto delegazioni di acquirenti internazionali, provenienti da Bangladesh, Brasile, Malesia, Thailandia, Turchia e Vietnam: hanno partecipato a 130 incontri di business matching e a tre tour delle delegazioni, mentre 50 acquirenti VIP provenienti da 14 Paesi hanno preso parte a 350 incontri di business matching.
In crescita anche l’Econogy Hub, che ha aumentato la superficie di oltre il 60% rispetto allo scorso autunno. Tra le aziende presenti anche l’italiana Lanificio Luigi Colombo, fuori dal padiglione di Milano Unica China: “Ci occupiamo di moda con funzionalità, sostenibilità e innovazione, abbiamo un cashmere pettinato al 100%, probabilmente uno dei più pregiati. Si vende molto bene a livello globale e qui abbiamo riscontrato molto interesse. È importante continuare a partecipare a questa fiera perché vogliamo essere presenti in questo mercato e la Cina tornerà sicuramente forte in futuro” ha detto il manager dell’azienda Tommaso Pieri.







