Il meccanotessile ha riabbracciato le fiere in presenza con la settima edizione di Itma Asia + Citme, che ha debuttato sabato a Shanghai festeggiando il ritorno dopo lo scoppio della pandemia di coronavirus.
Dopo il rinvio di otto mesi la fiera ha recuperato il terreno perso: 160.000 metri quadrati di esposizione con 1.237 produttori di macchine tessili di 20 paesi i numeri di Shanghai 2021, con un calo di solo il 10% dello spazio espositivo. Soddisfazione quindi da parte di Cematex, CCPIT-Tex, China Textile Machinery Association e China Exhibition Centre Group Corporation, che organizzano in partnership l’evento.
“Siamo estremamente soddisfatti di poter organizzare la più grande esposizione asiatica di macchinari tessili in questo periodo difficile – spiega il presidente di Cematex Ernesto Maurer – grazie alle performance dell’industria tessile cinese e al supporto dei nostri espositori e partner”.
Oltre mille espositori sono arrivati dalla Cina ma 170 anche dall’Europa, Germania e Italia in primis, rispettivamente con 57 e 63 espositori. A seguire il Giappone.
In termini di categorie di prodotti, come nelle edizioni precedenti, la filatura rimane il settore più grande, poi finissaggio, maglieria, tessitura e stampa.