L’impressione avuta nei due giorni di salone viene confermata dai numeri di chiusura di Milano Unica, con un +29% alla voce “buyer” rispetto al 2020.
Le 270 aziende hanno accolto nei propri stand 3.100 aziende e brand, con un sorprendente +42% per le straniere (570): Belgio e Austria (+200%), Spagna (+164%), Germania (+107%), Olanda (+90%), USA (+56%) e Francia (+53%). Tutte percentuali alte che però non devono ingannare ma far tenere i piedi per terra perché la base di paragone è un 2020 dominato da paura e chiusure.
“Non siamo ancora tornati alla normalità, ma il segnale è sicuramente incoraggiante – dice il presidente Alessandro Barberis Canonico – e la fiducia dimostrata dagli espositori, nonostante il clima internazionale di incertezza, è stata premiata dai buyer intervenuti”.
E da oggi spazio al marketplace digitale e-MilanoUnica Connect e all’attesa per Première Vision prima e Filo poi: il salone dei filati ha avuto un proprio spazio (nella foto) con le proposte esclusivamente sostenibili.






