Il secondo giorno di Première Vision non ha aiutato a dare una valutazione definitiva della fiera: troppe ancora le variabili, troppe le impressioni discostanti da stand a stand per avere un quadro definitive di un salone che pare comunque ancora imprescindibile nelle agende delle aziende.
La mattinata è iniziata, come ieri, a ritmi non eccezionali ma l’affluenza è andata crescendo con il passare delle ore. Nessuno ha volute o potuto fare raffronti col passato e sostanzialmente tutti fanno pesare sugli strascichi della pandemia i numeri inferiori al passato ma in linea con le aspettative.
“Il primo giorno non è stato esaltante – dice Riccardo Gorone nello stand di Leathertex – e credo che sia dovuto sia alla vicinanza con Milano Unica, scelta dagli stranieri perché in anticipo rispetto a Parigi, sia alla pandemia, che ancora limita gli spostamenti. Ed anche il secondo giorno non sta dando indicazioni migliori. Ma guardo con fiducia a luglio, con la fiera di Parigi assolutamente da fare perché arriverà nel momento giusto”.
Non aveva aspettative alte Giuseppe Piantoni, della Tessitura Monti: “Non poteva essere un’edizione eccezionale – spiega – sia per gli effetti della pandemia sia per l’assenza di alcuni big della camiceria; senza di loro l’attrattiva può essere calata. E la mancanza di molti stranieri rende più evidente il calo di visitatori. Ottimo l’anticipo della prossima edizione a luglio. Per noi non ci saranno ripercussioni mentre i grandi brand chef anno precollezioni saranno accontentati sui tempi”.
Più critico su alcune situazioni Maurizio Sarti, del Lanificio Sarti ma anche presidente di Pratotrade: “E’ stato un primo giorno tranquillo – racconta – con qualche cliente americano e tanti francesi ma è stata l’affluenza che mi aspettavo. Adesso c’è da vedere come ripartiranno le fiere in estate. Su Milano Unica e Première Vision entrambe a luglio mi viene da dire che alla fine a qualcuno potrebbe mancare settembre, perché ci sono aziende che hanno bisogno anche di quella data”. E proprio mentre per settembre Première Vision prepara sorprese Sarti lancia il sasso: “Piuttosto siamo sicuri che PV sia ancora una fiera solo di eccellenza? Abbiamo turchi tutto intorno, favoriti dalle sovvenzioni del governo, che copre quasi tutte le spese per le fiere, mentre noi abbiamo poco o nulla”.
Domani la chiusura della tre giorni di Villepinte e l’arrivederci a luglio, il mese delle novità.