La sorpresa positiva dell'export in Iran

L’Iran e Varese possono sembrare due realtà completamente disgiunte e lontane e per questo è abbastanza sorprendente quello che è emerso in un incontro organizzato a Gallarate dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

Iran: quale l’operatività commerciale dopo l’aggiornamento delle sanzioni?” è il tema, più che mai attuale oggi alla luce dell’accordo raggiunto a Vienna tra Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Inghilterra, Germania e Iran sul nucleare. L’Iran, che è la quarta area al mondo per riserve di petrolio e seconda per capacità produttiva di gas, potrebbe rilanciare le proprie esportazioni energetiche, con la possibile conseguenza, secondo gli esperti, di portare nelle casse del Paese risorse per un valore compreso tra i 100 e i 150 miliardi di dollari. Quali occasioni possono essere colte da un sistema fortemente manifatturiero come quello del Varesotto di fronte alla possibilità che l’Iran si trasformi da minaccia politica e strategica, a partner d’affari?

All’incontro 50 rappresentanti di aziende del territorio, con una presenza trasversale a livello di settori, dal tessile e abbigliamento alla chimica. Nel 2014 l’export varesino nei confronti dell’Iran è stato in netto incremento; le merci piazzate per un valore di 23,5 milioni di euro hanno rappresentato un balzo in avanti del 38,4% rispetto ai livelli del 2013 (16,9 milioni). Molto (64%) lo fanno macchinari ed apparecchi meccanici, tanto (16%) i prodotti chimici, seguiti dagli apparecchi elettrici (8%) e i prodotti in gomma e di materie plastiche (4%).

Ed il buon andamento delle esportazioni varesine con destinazione Teheran è confermato anche dai dati relativi al primo trimestre 2015, con addirittura il +68,5%.

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