Le PMI e gli artigiani al tavolo delle istituzioni

Da un lato il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni e l’onorevole Benedetta Fiorini, Segretario della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera, dall’altro il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi e il segretario generale, Massimo Torti, il presidente di Confartigianato Moda Fabio Pietrella e il responsabile nazionale Guido Radoani, il presidente di Cna Federmoda, Marco Landi e il responsabile nazionale Antonio Franceschini (rispettivamente a sinistra e a destra nella foto): al tavolo delle istituzioni sono emerse le linee guida per la sopravvivenza della filiera della moda e delle imprese tanto manifatturiere quanto commerciali del tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori.

Tutti i rappresentanti delle categorie hanno manifestato il forte disagio economico e psicologico non superato dal Decreto Sostegni ma acuito dal prolungamento del lockdown. Ė emersa la necessità di un deciso cambio di paradigma ed una nuova strategia per salvare le imprese.

Tra i temi discussi ci sono state la riapertura immediata dei negozi di moda in fascia rossa (su appuntamento, in diverse fasce orarie, con una sola persona alla volta o dal lunedì al venerdì), il credito d’imposta sui canoni di locazione, la selettività e della scarsità delle risorse per gli indennizzi alle imprese della moda, il sostegno e la stimolazione della domanda interna di prodotti moda (introduzione di un’aliquota agevolata temporanea del 10% e di detrazioni fiscali dedicate al consumo come per edilizia ed automobili e mobile/arredo).

Sul tavolo anche il rilancio del settore moda con interventi di innovazione sul PNRR con particolare riferimento ai giovani e alla occupazione a forte prevalenza femminile, al sostegno e rilancio delle fiere di settore italiane e alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali che il settore moda storicamente rappresenta nei più importanti distretti produttivi del territorio nazionale.

“Registriamo positivamente un approccio politico più sensibile al nostro settore, dopo più di un anno di latitanza” ha detto Pietrella, mentre Landi ha aggiunto che “è urgente prendere misure ad hoc che permettano alle imprese di ripartire dando il respiro necessario”.

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