Le quote rosa in Piemonte

Calano dello 0,5% le imprese in rosa in Piemonte: a fine dicembre 2019 le imprese femminili con sede in Piemonte si sono attestate a 96.591, in leggera diminuzione rispetto alle 97.137 di fine 2018. Il calo non è cosa da sottovalutare dato che le aziende in rosa rappresentano una fetta importante del tessuto imprenditoriale regionale, raggiungendo una quota del 22,5% delle imprese complessivamente registrate in Piemonte; operano prevalentemente nei settori del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona; nell’11,0% dei casi sono guidate da straniere; e infine l’11,2% è amministrato da giovani imprenditrici.

Nel corso del 2019, il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha segnato la nascita di 7.026 imprese femminili, a fronte delle 7.477 che hanno, invece, cessato la propria attività (al netto delle cancellazioni d’ufficio): il saldo tra i due flussi è risultato, dunque, negativo per 451 unità, traducendosi in un tasso di crescita del -0,5%.

Sebbene il dato sia analogo a quello del sistema imprenditoriale valutato nel suo complesso (-0,4%), l’imprenditoria femminile piemontese manifesta una maggiore vivacità, sia in termini di natalità (tasso del 7,3%, a fronte del 6,1% registrato per il totale delle imprese), che di mortalità (tasso del 7,7%, contro un 6,4%).

La dinamica mostrata dalla componente femminile del tessuto imprenditoriale piemontese appare, inoltre, in controtendenza rispetto a quanto osservato a livello complessivo nazionale (+0,6%).

“L’imprenditoria femminile riveste un ruolo fondamentale nell’economia del nostro territorio, mostrando una tenacia che sorprende da anni – commenta Ferruccio Dardanello, VicePresidente vicario di Unioncamere Piemonte – Il Sistema camerale dedica un’attenzione particolare alle imprenditrici, occupandosi di sviluppo e qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria, promuovendo azioni per il miglioramento dell’accesso al credito per le imprese femminili, realizzando attività di formazione e indagini conoscitive per analizzare le dinamiche che caratterizzano il legame donna-impresa”.

Guardando ai diversi territori, il dato più critico è quello di Biella, con un calo dell’1,5%. Sostanzialmente stabili in provincia di Vercelli (-0,3%).

 Sono 3.628 le imprese femminili registrate in provincia di Biella, rappresentano il 20,7% del totale delle imprese provinciali, nell’8,8% dei casi si tratta di giovani imprenditrici sotto i 35 anni e nel 7,4% di donne straniere. Le attività sono prevalentemente concentrate nei settori del commercio e dei servizi alla persona.

Parzialmente diverso il quadro in provincia di Vercelli, dove le 3.651 imprese femminili in numero assoluto sono leggermente di più rispetto a Biella, ma incidono per il 22,8% sul totale delle imprese della provincia, nell’11,4% dei casi sono guidate da giovani imprenditrici under 35 e nell’11% da donne straniere. Sia pure con diverse percentuali di distribuzione rispetto alla vicina realtà biellese, come meglio evidenziato dalle tabelle di dettaglio, anche in provincia di Vercelli sono i settori del commercio e dei servizi alla persona a vedere la maggior concentrazione di attività.

Diversi anche gli aspetti per quanto concerne la forma giuridica: se in provincia di Vercelli ben il 73,1% sono imprese individuali, contro una percentuale del 58,1% in provincia di Biella, nella realtà biellese la forma societaria è più radicata (25,4% le società di persone e 13,5% quelle di capitali) rispetto a Vercelli (13,6% le società di persone e 11,6% quelle di capitale).

 

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