
Francesca Rulli, fondatrice e CEO della società di consulenza Process Factory, analizza la ripresa del comparto moda all’insegna dell’economia circolare.
Il post Covid sarà caratterizzato da numeri e situazioni del tutto nuove: “La moda è costretta a ripensarsi in fretta – dice Rulli – abbandonando il modello lineare, ovvero produci, consuma e butta, e abbracciando l’economia circolare. Sarà una transizione epocale, ma noi italiani partiamo avvantaggiati perché un campione di economia circolare ce l’abbiamo in casa: è lo storico distretto tessile di Prato”.
Gli esempi portati da Rulli sono Comistra e Manteco, con le quali Process Factory ha avviato progetti come il Chem 4sustainability per l’eliminazione delle sostanze chimiche tossiche e nocive dai cicli produttivi nel primo caso o il MantEco for Planet nel secondo. “Da gennaio 2022 – conclude Rulli – la raccolta differenziata dei rifiuti tessili diverrà obbligatoria. Anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentato dal premier Mario Draghi fissa il target del 100% di recupero dei rifiuti tessili mediante Textile hubs. Un’altra occasione importante per innovare logistica e produzione massimizzando la riduzione di impatto ambientale sulle variabili acqua, energia ed emissioni di CO2 riferibili alle pratiche di recupero e riuso”.