Grafico imprese

In Lombardia frena il manifatturiero

Il terzo trimestre del 2016 ha portato un rallentamento nella produzione industriale lombarda, come emerge dai dati dell’analisi congiunturale di Unioncamere e Confindustria Lombardia. – 0,2% nel manifatturiero, ordini interni fermi e saldo occupazionale negativo (-0,2%) i numeri che preoccupano mentre fanno da contraltare i positivi ordini esteri (+1,6%) e il fatturato (+0,8%).

Nelle difficoltà globali, dalla Brexit al conflitto siriano e al calo del prezzo delle materie prime, in Italia e in Lombardia il rallentamento della produzione, parallelamente allo stallo degli ordini interni, conferma le indicazioni di Confindustria Lombardia: internazionalizzazione delle imprese, conquista di nuovi mercati e crescita dimensionale, ma anche un mercato interno forte.

Secondo Confindustria Lombardia la leva del credito e la leva fiscale sono gli strumenti da usare e la Legge di bilancio fornisce un buon impulso. Anche da Milano arriva così l’apprezzamento per il Piano nazionale Industria 4.0 e per la decisione del Governatore Maroni di declinare a livello regionale il Piano, con un allineamento dei fondi FESR agli incentivi del Piano Calenda, anche al fine di rendere l’attuazione più tailor-made sui territori lombardi.

la Lombardia risalta come regione leader con il suo sistema di eccellenza nella produzione, nell’innovazione, nella ricerca e nella formazione

“Anche in Lombardia c’è molto da lavorare – dice il presidente regionale di Confindustria Alberto Ribolla – partendo dai nostri punti di forza: la Lombardia come perno di un grande hub economico e grande regione manifatturiera. È imprescindibile rilanciare con forza un’alleanza tra pubblico e privato sui temi dell’innovazione e del capitale umano, per presentare la nostra regione come luogo ideale nel quale insediarsi. Insediarsi in Lombardia significa avere accesso ad un unico grande sistema economico fortemente legato all’Europa. All’interno di questo quadro di grandezza dimensionale ed economica, la Lombardia risalta come regione leader con il suo sistema di eccellenza nella produzione, nell’innovazione, nella ricerca e nella formazione che la rendono, un luogo ideale nel quale vivere e lavorare. Consapevoli delle difficoltà dovute alla scarsezza di risorse da dedicare allo sviluppo, ma per ovviare a questo problema, Confindustria Lombardia propone di promuovere l’implementazione di sinergie tra Smart Specialisation Strategy (S3) nei diversi livelli di governance e creare un quadro di coerenza tra le politiche di supporto all’innovazione comunitarie, nazionali ed europee, pensando ad una integrazione tra le diverse fonti di finanziamento dedicate allo sviluppo. Un discorso a parte, infine, merita il quadro occupazionale: nonostante il calo del ricorso alla CIG per il 4° trimestre consecutivo rappresenti un buon segnale, preoccupa il saldo negativo (-0,2%), frutto della parziale riduzione dello stimolo fiscale per le assunzioni ma anche di una mancanza di fiducia”.

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