Il quarto trimestre del 2020 chiude il cerchio negativo del meccanotessile italiano con un calo dell’’indice degli ordini in diminuzione del 5% rispetto al medesimo periodo 2019.
Il risultato trova un segno meno sia all’estero che in Italia: -5% nel primo caso e -6% invece nel mercato esterno. Su base annua l’indice totale segna un arretramento del 26% rispetto al 2019. Il risultato è stato determinato dal deciso ridimensionamento della raccolta ordini nella prima metà dell’anno, non completamente bilanciata dal progressivo recupero negli ultimi due trimestri del 2020. All’estero la flessione è stata del 25%, sul mercato domestico la raccolta ordini ha ceduto il 30%.
Alessandro Zucchi, presidente di Acimit, l’associazione che ha elaborato i dati, commenta: “Le forti limitazioni agli spostamenti e la cancellazione della maggior parte delle manifestazioni fieristiche, evidenti conseguenze della pandemia, ha condizionato pesantemente l’attività del settore, già messo a dura prova da un generale rallentamento degli investimenti nel settore tessile. E resta una profonda incertezza anche per il 2021. Non si scorgono segnali di ripresa in questa prima metà dell’anno. La campagna di vaccinazione è partita a rilento, pregiudicando il ripristino delle condizioni di sicurezza per gli spostamenti del nostro personale, sia tecnico che commerciale. Prevediamo un parziale recupero solamente a partire dal secondo semestre dell’anno”.