Fino a ieri sembrava che lo spazio di Ideabiella dovesse lasciare spazio all’erba, quello della sala stampa alla curva Nord e il parcheggio alla curva Sud, con le sale da conferenze destinate a tribuna centrale vip: da spazio fiera a stadio di calcio.
Il destino dell’area del Portello sembrava segnato (col gesso…), con il Milan lanciato verso la casa del futuro, con sede e stadio attaccati e con lo spazio fieristico sostituito da un impianto modello: niente più Milano Unica (proprio ora che è stata aperta la fermata della linea lilla della metropolitana davanti all’ingresso!), niente più tessuti ma tifosi e pallone.
Invece nella nottata, come riporta il Corriere della Sera, è arrivata la frenata della società rossonera, spaventata pare dai costi della bonifica dell’area, nonostante la firma del 7 luglio per aggiudicarsi l’area messa a bando, un canone da 4 milioni di euro e una lotta serrata per portare avanti il progetto stadio. Adesso probabilmente si aprirà una diatriba (legale?) tra il Milan e la Fondazione Fiera, che attendeva per lo scorso 27 luglio la firma degli accordi, saltati adesso per i costi troppo alti della bonifica, evidentemente non considerata dalla società rossonera al momento di intavolare la trattativa.
La palla (è il caso di dirlo) passa a Barbara Berlusconi e al presidente di Fondazione Fiera Milano Benito Benedini, con il nuovo socio di Berlusconi, Bee Taechaubol, alla finestra a seguire gli eventi.