Milano Unica NY, è tutto pronto

Conto alla rovescia iniziato per il debutto di Milano Unica a New York. Il Jacob Javits Center è pronto per aprire le sue porte dal 20 al 22 luglio, in concomitanza con la settimana newyorkese dedicata al tessile, agli 87 espositori, rappresentanti della migliore produzione tessile – accessori made in Italy di alta gamma.

E’ questo il primo grande passo internazionale del salone dopo la svolta promossa e voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal suo vice ministro Carlo Calenda: si è formato un asset con Ice Agenzia e Sistema Moda Italia che vede tra gli sponsor DHL, Woolmark e Banca Sella.

“Proud to be Italian” sarà uno degli slogan portati a New York in un momento in cui il dollaro è cambiato a 1,09 e il mercato americano sembra in crescita, dopo anni di cautela. Gli Usa, nel 2014, sono risultati il terzo mercato di destinazione delle esportazioni italiane di tessuti, che in valore sono risultate di oltre 175 milioni di euro (+12,3% sul 2013), pari a circa 250 milioni di dollari.

Un mercato, però, che complessivamente nel 2014 ha importato tessuti per un valore di quasi 2,5 miliardi di dollari, con la Cina come principale fornitore col 34,2% del totale (35,5% nel 2013); segue la Corea del Sud, con un’incidenza del 13,7%, mentre l’Italia è terza con una quota dell’9,9%.

“I dati, anche del primo trimestre del 2015 (+14,4% sul corrispondente periodo del 2014) – dice Silvio Albini, presidente di Milano Unica – confermano che le nostre scelte strategiche sono molto coerenti con l’evoluzione del contesto globale. Cina (seppure meno dinamico del passato) e USA si confermano, infatti, come i mercati verso i quali indirizzare particolari sforzi commerciali e di marketing del Made in Italy, a fronte della stagnazione dei consumi di abbigliamento sul mercato interno e della debolezza complessiva della ripresa nell’Unione Europea. Il mercato USA ci vede al primo posto come fornitori di tessuti di lana pettinata e cardata, ma presenta ancora spazi importanti di crescita per i nostri tessuti, tenuto conto però che più dell’80% delle importazioni USA è rappresentato da tessuti di cotone e di tessuti a maglia”

Le 86 aziende espositrici sono in grande prevalenza biellesi. Questa la lista in rigoroso ordine alfabetico: Bergamo 6, Biella 23, Bolzano 1, Brescia 3, Como 14, Firenze 1, Milano 3, Modena 1, Novara 1, Padova 2, Prato 10, Sondrio 1, Torino 1, Treviso 2, Varese 9, Vercelli 4, Vicenza 5.

Tra gli espositori 11 accessoristi, 4 produttori di denim e sportswear, 4 produttori di fodere, 22 specializzati nei tessuti “donna”, 21 nei tessuti “uomo”, 25 in entrambe le categorie merceologiche.

La manifestazione si svolge quasi in contemporanea nello stesso luogo di Texworld Usa, organizzata da Messe Frankfurt, a dimostrazione del feeling tra le due realtà che prosegue dopo l’esperienza di Milano Unica Cina a Shanghai. In ogni caso Milano Unica New York si svolge in un padiglione dedicato, con ingresso indipendente e solo su invito in rappresentanza del made in Italy di alta gamma. Altra sinergia e contemporaneità anche con Lineapelle, che si svolgerà sempre a New York nelle stesse date presso il Metropolitan Pavilion. Le due manifestazioni, che saranno collegate tramite un servizio di shuttle bus, organizzeranno congiuntamente un evento che coinvolgerà gli espositori insieme alla più prestigiosa stampa e fashion community Usa.

L’evento, il balletto “Il Mantello del Drago” realizzato dalla Compagnia Sabrina Brazzo, etoile internazionale e prima ballerina del teatro Alla Scala di Milano, si svolgerà al Lincoln Center e sarà seguito da una cena con cucina “made in Italy”.

Lo sbarco negli Usa di Milano Unica è stato accolto con interesse da CFDA, Council of Fashion Designers of America, la Camera della Moda Usa. La partnership prevede il coinvolgimento dei 300 associati e un progetto dedicato ai giovani che si concretizzerà a settembre a Milano Unica XXI.

Condividi articolo