Le aziende presenti aumentano, l’export rallenta. A Milano Unica Shanghai i numeri sono altalenanti: da una parte una crescente fiducia delle imprese, 47 (+12% rispetto all’edizione di un anno fa), dall’altra un mercato piu’ incerto rispetto al boom economico di qualche anno fa.
L’andamento dell’economia cinese e la situazione particolare di Hong Kong hanno fatto calare l’export del 7,9% nel primo semestre del 2019 ma i due Paesi continuano a rappresentare il primo mercato di sbocco dei tessuti italiani. L’umento delle importazioni di tessuti dalla Cina+Hong Kong (+10,9%) ha di fatto annullato il sostanziale pareggio della bilancia commerciale di comparto tra Italia e Cina, raggiunto per la prima volta nel 2018. A questo dato si aggiunge anche quello della Germania (-16,9%), mentre sono positivi i dati di Giappone (+16,1%), Bulgaria (+12,6%), Portogallo (+10,3%), Stati Uniti (+11,9%) e Francia (+3,5%).
“L’ottimismo della volontà dei nostri espositori, accompagnato dalla qualità delle collezioni presentate in questa sedicesima edizione di Milano Unica in Cina, dimostra la consapevolezza che l’industria tessile italiana ha dell’importanza strategica di questo mercato. I dati della prima parte dell’anno e le previsioni non inducono all’ottimismo per il 2019 ma dobbiamo continuare a essere presenti con la forza della qualità, creatività e della sostenibilità della nostra offerta” commenta il presidente di Milano Unica, Ercole Botto Poala, rimasto in Italia col direttore Massimo Mosiello e rappresentato a Shanghai da Paola Motta.
“Nonostante il quadro congiunturale in rallentamento, il Pil cinese ha chiuso il primo semestre del 2019 in rialzo del 6,2 per cento in linea con le aspettative di una crescita meno esplosiva ma più sostenibile. Anche se preoccupa il rallentamento dei consumi, il rischio di una brusca frenata dell’economia cinese sembra scongiurato” dice Massimiliano Tremiterra, direttore dell’Agenzia Ice di Shanghai, gettando acqua sul fuoco dei timori.
“All’aumento degli espositori e, ci auguriamo, dei visitatori, frutto di un’accurata selezione – sottolinea Massimo Mosiello – abbiamo risposto proponendo un Salone in grado di aiutare a mettere in relazione nel migliore dei modi domanda e offerta”.
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