Febbraio meglio di luglio: questo, nei numeri, il responso finale per Milano Unica e per le 342 aziende che hanno esposto al salone del tessile italiano.
A fiera conclusa ed a conti fatti le cifre dicono che c’è stata una crescita dei visitatori (3.600, +16%) ma anche una presenza di stranieri che, ad una prima impressione, sembravano invece rimasti lontani da Rho. In aumento le aziende estere (+35%), con un boom della Gran Bretagna (+195%), dei Paesi Bassi (+70%) e della Polonia (+29%); bene anche gli USA (+26,5%) e la Francia (+14%).
“Il risultato è dovuto all’aumento degli espositori – dice il presidente del salone Alessandro Barberis Canonico – ma anche al cambiamento del mood di mercato. La ripresa dei consumi, la riduzione della pressione pandemica e il miglioramento delle vendite hanno dato un’iniezione di fiducia agli espositori e ai buyer”.
“Credo sia importante sottolineare il successo di questa edizione – ha aggiunto il direttore generale Massimo Mosiello – perché pendevano diverse incognite a partire dalla pandemia e dai non esaltanti risultati registrati nel 2021, che hanno pesato sui conti economici delle aziende espositrici. La decisione del Comitato di Presidenza di scommettere sulla fiera in presenza e la fiducia manifestata dagli espositori hanno assieme premiato l’impegno per garantire questa edizione in sicurezza”.






