Miroglio e Mantero, binomio d'arte

Secoli di moda in uno degli stand più grandi e moderni di Première Vision. Il binomio Miroglio-Mantero è una delle cose più suggestive in una fiera dove a volte la ricerca dell’affare fa accantonare la sensibilità. I disegni sulle sciarpe firmate Miroglio Textile nascono infatti nell’Archivio Mantero, uno scrigno di idee e fantasia che a Parigi si manifesta sotto forma di libroni con campioni e ritagli appoggiati all’interno dello spazio riservato a “museo”. “Tutti i clienti che vengono nello stand sono invitati all’interno dello spazio con l’Archivio Mantero – spiega Patrizia Franceschini – dove si trovano anche due libri risalenti uno ai primi del ‘900 e l‘altro ancora più vecchio. Le stampe Miroglio sono state ispirate dal design Mantero, magari rielaborato ma sempre fonte principale, poi sono state stampate con le macchine in digitale nella stamperia di Alba e infine messe in vendita in un circuito ampio e con prezzi alla portata di tutti, cosa non di poco conto per un totale made in Italy”.
“Gli investimenti fatti – prosegue Pierluigi Cassinelli – rientrano nel progetto Evolution, che arriva a toccare temi che i clienti apprezzano, come l’ecosostenibilità. Stiamo ancora collaborando con il Politecnico di Torino per arrivare ad una ulteriore riduzione del consumo di elettricità e di acqua e dell’emissione di CO2. In questo modo il consumatore è garantito”.
A pochi metri dall’Archivio Mantero lo scenario cambia e si passa al contemporaneo, con l’esposizione di alcuni tessuti  realizzati mettendo su tela i disegni (foto a destra) di Paolo Galetto, artista torinese che fa parte del progetto “Metri  d’arte” iniziato tre stagioni fa, con Miroglio Textile che stampa la creatività italiana: “E’ un altro modo per valorizzare il made in Italy – conclude Cassinelli – e il cliente lo nota. Qui a Première Vision l’affluenza è stata buona, abbiamo visto molti russi ed è importante perché quel mercato è ancora valido”.

20-2-2014

 

 

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