Bilancio positivo e ottimismo al rientro dalla decima partecipazione di Ente Moda Italia in Kazakistan dopo la fine di Central Asia Fashion per i dodici marchi italiani in mostra. Oltre 4.000 i buyer intervenuti, provenienti dal mercato interno e dai paesi limitrofi dell’Asia Centrale, in gran parte passati anche dall’area speciale “Italian Fashion”.
“Le aziende e gli operatori italiani sono rientrati molto soddisfatti dall’appuntamento kazako – dice Antonio Gavazzeni, presidente di Ente Moda Italia – le aziende hanno lavorato molto bene nei tre giorni della manifestazione, con un livello di presenze che ha confermato i buoni numeri delle ultime edizioni. Hanno avuto contatti molto interessanti con i buyer locali, alcuni dei quali erano già una nostra conoscenza, ma hanno anche avviato collaborazioni commerciali con nuovi operatori, provenienti non solo dal mercato interno ma anche dai paesi vicini come Uzbekistan, Tajikistan e Kirghizistan. Central Asia Fashion conferma ancora una volta il suo valore e le sue potenzialità per penetrare il mercato Kazako e quelli limitrofi, e per sviluppare il nostro export moda in quest’area del mondo”.
“Sappiamo bene le criticità dell’attuale scenario economico russo – aggiunge Alberto Scaccioni, amministratore delegato di Ente Moda Italia – e le difficoltà anche del mercato kazako, caratterizzato da una moneta debole e da un cambio al momento non troppo favorevole. Nonostante questo scenario il Kazakistan è un paese dinamico e senza dubbio in crescita, così come lo sono i mercati delle repubbliche dell’area caucasica e dell’Asia Centrale, in cui il prodotto moda italiano registra un apprezzamento crescente. Lo stile italiano piace, le nostre collezioni sono sinonimo di qualità assoluta, e per un paese in grande evoluzione come il Kazakistan, in cui il retail moda è sempre più sofisticato e in cui anche la classe media sta consolidando i suoi livelli di consumi, le potenzialità di penetrazione per le nostre piccole e medie aziende sono alte. La presenza ad Almaty è quindi per noi sempre più strategica”.