Giorgia Munari

"Next Generation EU occasione d'oro per i giovani"

Si è guardato soprattutto al futuro all’Assemblea 2020 del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che ha fatto il punto della situazione in un momento sicuramente delicato e difficile.

E’ stata la presidente Giorgia Munari (nella foto) a tracciare le linee guida per l’avvenire dei giovani nel mondo dell’industria: “Per un’industria così internazionalizzata come quella italiana e varesina – ha commentato Munari – è l’assenza di visibilità sugli ordini esteri a preoccupare più di ogni altro dato. Confindustria e Univa avevano messo in guardia l’opinione pubblica e le istituzioni sui rischi di un rallentamento a fine anno. Ed è quello che si sta concretizzando”.

Da qui la proposta per l’utilizzo delle nuove risorse europee, che devono dare priorità ad una politica del lavoro inclusiva rivolta ai giovani. “Le risorse del piano europeo Next Generation – ha detto – devono favorire le nuove generazioni, abbiamo un’occasione senza precedenti per investire nella scuola, elevare le conoscenze e le capacità digitali dei nostri studenti e rendere il nostro territorio attrattivo per i futuri talenti”.

Per Varese la strada indicata dal Gruppo Giovani Imprenditori è quello della formazione post-diploma degli istituti tecnici superiori, vista l’offerta di tecnici che escono dai percorsi post-diploma degli ITS insufficiente rispetto alle richieste delle imprese, soprattutto sul fronte delle competenze digitali.

Formare i talenti, però, non basta, ha messo in guardia Munari: “Occorrono strumenti per tenerli sul territorio”, vista per Varese la concorrenza della Svizzera. E per farlo ci vorrebbero un sistema graduale di adeguamento delle aliquote contributive e sgravi contributivi per l’apprendistato.

Sulla stessa linea anche il presidente dell’Unione Industriali, Roberto Grassi, seguito dal presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano: “Il 2021 non sarà l’anno della ripresa, rinviata al 2022. Deve quindi essere un anno-ponte, necessario a tenere insieme i fondamentali economici, e insieme costruire quella svolta necessaria, con l’aiuto di Next Generation EU”.

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