Non solo Parigi è in passerella per le fiere: Londra e Milano rispondono rispettivamente con Pure London e theMicam/Mipel.

La fiera londinese ha aperto i battenti domenica e li chiuderà oggi: si tratta della fiera leader in Uk per la moda femminile con oltre 800 brands di cui il 70% internazionali ed oltre 13.000 buyers, di cui oltre il 25% internazionale. Quella in chiusura oggi presso l’Olympia Station è la 39esima edizione di Pure London e presenta un’importante novità: l’inserimento dell’area Menswear e dell’area Pure Premium proprio davanti all’unico ingresso della fiera.
Al centro dello spazio espositivo, e’ stato installata una passerella, attorno della quale vengono ospitati i numerosi buyers in cerca delle ultime tendenze, grazie alle tre passerelle per tre volte al giorno per tre giorni ed alle conferenze del WGSN. I numeri relativi alla tre giorni indicano che l’82% dei visitatori ha poteri decisionali e di acquisto e ben il 50% dei visitatori spende più del 30% del budget stagionale a Pure London.

Rientrando a Milano, invece, dal 14 al 17 febbraio Fiera Milano-Rho ospita la 109sima edizione MIpel e l’81 di theMicam.
Per quanto riguarda il salone internazionale della pelletteria, con la regia di Riccardo Braccialini e Roberto Briccola, Mipel porta nel padiglione 10 oltre 300 brand provenienti da tutto il mondo. La rassegna occupa una superficie di 10mila metri quadri, al piano terra: una scelta che rafforza la sinergia tra il salone e la kermesse delle calzature TheMicam, di scena negli stessi giorni, facilitando l’accesso tra le due manifestazioni.

Durante la quattro giorni sono attesi 12mila compratori internazionali, grazie anche l’incoming di delegazioni straniere, con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico e di Ice-Italian Trade Agency. Tra le novità più importanti di questo appuntamento spicca il progetto Scenario, rivolto ai new brand e alle più interessanti realtà emergenti: una nuova sezione espositiva, ispirata ai quattro elementi aria, fuoco, terra e fuoco. Un percorso multisensoriale che culmina nella zona The Glamorous, sintetizzata nel quinto elemento, l’amore, metafora dell’incontro tra cinque buyer affermati e altrettanti designer. I retailer adotteranno infatti cinque giovani, dando visibilità alle loro creazioni, sia all’interno dell’area dedicata in fiera, sia nelle vetrine dei propri store. Ecco le coppie Animadverte e Pupi Solari, Corsoundici e Biffi Hiboy e Tessabit, Is di Ioana Solea e La Tenda, Simona Tagliaferri e Daad Dantone.

Riflettori puntati sul mondo della calzatura con theMicam, che conta 1.456 espositori, di cui 821 italiani e 635 stranieri, in uno spazio di oltre 64.144 metri quadrati. Date le più recenti rilevazioni di Assocalzaturifici, che registrano aspettative delle imprese per la prima metà del 2016 improntate alla stabilità, c’è ottimismo tra i padiglioni.

Il settore ha anche stabilito un nuovo record nelle vendite all’estero, cresciute lo scorso anno del 2% malgrado una contrazione del 4,8% in volume e il rallentamento dei mercati extra-Ue.
“TheMicam è la fiera di riferimento per il settore calzaturiero nel mondo. Come imprenditori abbiamo bisogno di essere però sostenuti dalle istituzioni – ha affermato Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici e theMicam – e di nuovo chiediamo all’Europa una maggiore attenzione sull’etichettatura di origine obbligatoria e il riconoscimento di una priorità alla manifattura di qualità”.

I consumi asfittici in Italia, la frenata del Far East e, soprattutto, il crollo della domanda in Russia e nei Paesi dell’area Csi, sono le “dinamiche chiave” dell’attuale fase di mercato. Ma la fiera risponde con tanta voglia di fare: “TheMicam cerca di rinnovarsi edizione per edizione – commenta Tommaso Cancellara, direttore generale di Assocalzaturifici – Siamo tra i primi al mondo sia per metri quadri di esposizione sia per numero di visitatori, che quest’anno dovrebbero essere circa 30 mila. Ci sono tante novità, a cominciare dalla collaborazione con il gruppo di trend forecasting Wsgn per dei seminari in cui si discuterà di scenari commerciali e si individueranno, insieme alle tendenze di stile più interessanti per le varie aree, anche gli sviluppi più attuali delle tecniche di vendita in-store e on-line”.