Obuv' Mir Kozi, il momento è delicato

C'è l'ombra pesante della crisi ucraina sull'apertura, domani, di Obuv’ Mir Koži, la più importante rassegna dedicata alla calzatura del prodotto medio-alto e alto in Russia, in programma fino al 21 marzo presso l'Expocentr di Mosca. In aggiunta al clima teso politicamente c'è anche la svalutazione del rublo a danneggiare un mercato altrimenti ancora molto aperto. “Dopo theMICAM a Milano – afferma Cleto Sagripanti, presidente di Assocalzaturifici – Obuv’ Mir Koži rappresenta un evento imprescindibile per la promozione del made-in-Italy nelle regioni chiave e nei mercati più promettenti per il comparto calzaturiero  Una grande occasione di business per le aziende italiane partecipanti, anche in considerazione dei positivi dati economici relativi all’export nella regione”. Nonostante la crisi politica di questi ultimi giorni, la Russia riesce infatti a dare performance incoraggianti per le aziende del calzaturiero, che continuano a puntare su Obuv’ Mir Koži: le 220 aznde, che hanno deciso di partecipare, costituiscono realtà leader a livello internazionale e presentano a Obuv’ le nuove collezioni create appositamente per i mercati dei Paesi della C.S.I. (Russia, Bielorussia, Ucraina, Kazakistan e Asia Centrale).
La manifestazione rappresenta quindi un momento cruciale di verifica per l’area russa, che subisce il contraccolpo anche della cancellazione dell’evento Shoes From Italy a Kiev di aprile per ragioni legate all’instabilità della situazione politica e la conseguente insicurezza nel Paese.
“Per le imprese italiane la cancellazione di un’iniziativa del programma promozionale con ITA – Italian Trade Agency, appuntamento ormai consolidato con i buyer locali, rappresenta certamente un problema non secondario e un pesante rallentamento nel consolidamento del business – spiega Ronny Bigioni, coordinatore del Laboratorio Russia di Assocalzaturifici. Per questo Assocalzaturifici ha deciso di sostenere le aziende in questo momento di particolare difficoltà con un’attività di incoming dedicata proprio ai compratori dell’area ucraina in occasione di Shoes From Italy Almaty, in programma nella città kazaka dal 2 al 4 aprile. In questo modo le imprese italiane che non potranno incontrare gli operatori a Kiev avranno comunque un’importante occasione di incontro con alcuni selezionati buyer ucraini per mantenere i contatti più strategici con questo paese”. L’appuntamento si svolgerà all’interno del salone eventi Dom Priemov, situato nel centro della città di Almaty, capitale economica del Kazakistan: si tratta dell’unica rassegna nel Paese e nell’intera area centro-asiatica dedicata alla calzatura e agli accessori in pelle targati made-in-Italy. Anche in questo caso il partner è ITA, Italian Trade Agency.
“In attesa dell’appuntamento di Almaty, il vero banco di prova sarà comunque Obuv’ Mir Koži – precisa il presidente di Assocalzaturifici Cleto Sagripanti – un momento cruciale anche per recuperare il calo di affluenza di operatori russi registrato all’appena concluso theMICAM, sia a causa della crisi ucraina sia in conseguenza della svalutazione del rublo sull’euro, che inciderà inevitabilmente sugli scambi commerciali. Si tratta quindi di un importante momento di verifica dell’intero mercato russo, un appuntamento da non perdere per misurare il polso ad un’area di mercato cruciale per l’export calzaturiero italiano”. Nei primi undici mesi del 2013, le esportazioni italiane in Russia hanno raggiunto la quota di oltre 7.8 milioni di paia, segnando un incremento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Dato altrettanto significativo è quello relativo al valore generato dalle esportazioni, pari a oltre 615 milioni di euro, che rappresentano un aumento del 9,2% rispetto ai primi nove mesi del 2012.
Significativo è anche il fatto che le calzature in pelle, hanno avuto un incremento superiore alla media in volume, pari al 12,2%, mentre un incremento leggermente più basso in valore pari all’8,5%.  Le preoccupazioni in merito alla situazione dell’area russa sono confermate dal dato tendenziale relativo al bimestre ottobre-novembre 2013, che vedono una flessione del 7,6% in volume (a fronte di +1,4% in valore) del trend export verso la Russia rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Obuv’ Mir Koži è organizzata da Assocalzaturifici in tandem con Bologna Fiere: durante la scorsa edizione ha accolto 8.000 operatori, provenienti non solo dalla Federazione Russa, ma anche dalle vicine Bielorussia, Ucraina e dalle Repubbliche Centroasiatiche. Questo tipo di affluenza garantisce una visibilità molto ampia e consacra la rassegna come appuntamento più importante per il comparto moda calzature sul mercato russo. L’anticipo dell’edizione autunnale, inoltre, che si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre, permetterà alla mostra di intercettare ancora meglio le esigenze del mercato in termini di tempistica di vendita.
Saranno 220 le aziende italiane che esporranno le collezioni autunno/inverno 2014-2015 su una superficie totale di oltre 5.300 metri quadrati espositivi. Si conferma, quindi, il trend di record e sold out di adesione che si verifica ormai da diverse edizioni, nonostante i processi di aggregazione della rete distributiva, del retail e di progressiva selezione dei marchi che interessa la Russia negli ultimi tempi.

17-3-2014

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