Disposti ad osservare protocolli anche più stringenti e severi di quelli attuali pur di mantenere la possibilità di lavorare: questa la risposta degli associati a Confartigianato Imprese Prato coinvolti in un sondaggio dell’associazione.
Se infatti il 60% di coloro che hanno risposto ritengono “esagerate” le misure restrittive contenute nell’ultimo Dpcm, il 56% è tuttavia convinto che debbano essere adottati protocolli più severi per garantire la sicurezza delle persone ma al tempo stesso dare alle imprese la possibilità di continuare a esercitare la propria attività.
Il presidente Luca Giusti (nella foto) non nasconde la sua forte preoccupazione per gli scenari che potrebbero aprirsi se si dovesse arrivare anche in Italia a un nuovo lockdown, in particolare per l’attività manifatturiera.
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