Lyria, una delle aziende leader del distretto pratese, può vantarsi da poco e a buon diritto della certificazione sulla parità di genere, che va ad aggiungersi a quelle ambientali per un tessile responsabile, inclusivo e innovativo.
La certificazione è arrivata dall’organismo accreditato IBC-Italy Bureau Of Certification ed ha permesso a Lyria di fare il punto del percorso che l’azienda si è data per rendere visibile il proprio impegno in una serata al Museo del Tessuto di Prato, che ha Lyria tra i sostenitori.
Sono stati condivisi con i dipendenti gli obiettivi raggiunti e coinvolti i molti interlocutori dell’azienda a livello di territorio e di rete di relazioni business e istituzionali.
“Ci sentiamo da sempre un’azienda che vuole e sa andare al di là della sua stessa mission – commenta Riccardo Bruni, fondatore e presidente del consiglio di amministrazione di Lyria – ma tutto ciò che un’impresa fa concorre a delinearne il profilo e a trasferire nei suoi prodotti la sua visione e i suoi valori. La Parità di genere era un tassello importante che mancava per dare un’immagine compiuta”.
Gli indicatori valutati per ottenere la certificazione riguardano l’inclusività dei valori aziendali, il modello di governance e di gestione delle risorse umane, l’equità retributiva, le condizioni per sviluppare i talenti e per conciliare al meglio lavoro e vita privata. Nel caso di Lyria sono punti di forza la presenza femminile, con importanti incarichi, nel consiglio di amministrazione e alcune iniziative che coinvolgono i collaboratori: orari agevolati per chi ha figli piccoli, un sistema di survey per monitorare il clima aziendale e, nell’ambito delle attività del Comitato Guida, la raccolta di segnalazioni per migliorare le modalità operative orientandole nel senso della parità. E’ inoltre parte integrante delle politiche di parità di genere il contrasto alle molestie e al mobbing.
“Differenza di genere significa in primo luogo complementarietà – aggiunge Cristina Catani, Chief Financial Officer e membro del Consiglio di amministrazione di Lyria – e quindi un ventaglio più ampio e diversificato di idee, di approcci e di talenti. Tutti elementi preziosi per un’azienda, tanto più in un settore come il nostro in cui sono essenziali la creatività e la capacità di muoversi su tanti piani diversi. La certificazione di Parità di genere si pone sulla stessa linea delle altre certificazioni che Lyria ha ottenuto nel tempo per l’uso di fibre riciclate, per la tracciabilità nella filiera della lana e di altre fibre ai fini dell’attestazione del benessere animale, per l’uso di fibre organiche e provenienti da foreste correttamente gestite, per la tracciabilità del lino europeo. Stiamo portando avanti anche il protocollo Four Sustainability e Chemical Management”.
La stessa Catani ha moderato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Bruni, Francesca Rulli e Lucia Ballerini di Process Factory, Cristiano Ferrini e Paola Cencetti di Banca Intesa, Cristian Bussu di Ixnea e Rossella Micheli della Camera di Commercio Pistoia-Prato.
Nella foto, da sinistra, Catani, Ballerini e Bruni.