+ 18 per cento. E' un dato che fa quasi sobbalzare quello che riguarda l'aumento di fatturato di Pinori Filati nel 2013 e che Raffaella Pinori conferma seduta al centro del suo stand, con tutto intorno un brulichio di visitatori e clienti che conferma con i fatti la positività delle parole. E anche per il 2014 le prospettive sembrano già buone.
A giudicare dal ritmo della campionatura e della vivicità del mercato internazionale (che per Pinori significa il 70-80 per cento degli affari) il 2014 dovrebbe infatti essere un anno di consolidamento dopo un 2012 che aveva fatto segnare un leggero calo e un 2013 come detto esaltante: “Continuiamo a fare molti affari in Asia – spiega Raffaella Pinori – e soprattutto in Giappone, quindi con destinazione finale del prodotto finito negli Stati Uniti”. La crescita è anche e soprattutto frutto di investimenti in macchinari e ricerca dal 2012 in poi: “Nonostante a livello politico sia stato fatto di tutto per affossare il manifatturiero – conclude Raffaella pinori – cercando di uccidere chi voleva assumere, noi abbiamo investito e ora otteniamo un risultato. Ma la nostra crescita non significa che abbiamo tolto risorse o clienti ad altre aziende concorrenti. Ci sono periodi in cui la stessa torta viene divisa in più fette e altre in cui l'appetito, dettato dalle mode, è maggiore o minore. Ma da quello che so anche i nostri concorrenti hanno chiuso bene il 2013”.
22-1-2014